E' in coma al San Camillo di Roma, Luca Serianni, uno dei più celebri e influenti studiosi della lingua italiana, investito da un'auto questa mattina a Ostia, mentre attraversava sulle strisce pedonali all'incrocio tra via Isole del Capo Verde e via dei Velieri. "Le sue condizioni sono gravissime, secondo l'equipe della struttura shock e trauma", fa sapere in serata l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. La macchina che ha travolto lo studioso si è fermata e la donna che era alla guida ha prestato immediatamente soccorso. Serianni, 74 anni, è stato trasportato prima all'ospedale Grassi, poi - alla luce della serietà delle condizioni - al San Camillo. Sulla dinamica dell'incidente indagano gli esperti della polizia municipale.
Nato a Roma nel 1947, Serianni ha dedicato la sua vita al 'culto' della parola, primo strumento del pensiero umano, ponte tra noi e il mondo, e all'analisi dell'evoluzione della lingua dal latino all'italiano, dall'idioma popolare al linguaggio poetico, dalla grammatica storica all'influenza dei contesti culturali e sociali. Dopo la laurea in Lettere sotto la guida di Arrigo Castellani, nel 1970, ha iniziato molto presto la carriera accademica: è stato professore incaricato di Storia della lingua italiana nelle università di Siena, L'Aquila e Messina prima di diventare ordinario alla Sapienza di Roma, dove ha insegnato dal 1980 al 2017.
Dopo essersi soffermato sulle parlate toscane, tema già al centro della sua tesi di laurea, Serianni ha focalizzato la sua attenzione sulla grammatica (Grammatica italiana - Suoni, forme, costrutti, con A. Castelvecchi, 1988; Italiano - Grammatica, sintassi, dubbi, 1997), sulla lingua letteraria (Introduzione alla lingua poetica italiana, 2001) e sui linguaggi settoriali (Un treno di sintomi - I medici e le parole: percorsi linguistici nel passato e nel presente, 2005).
Socio dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia Nazionale dei Lincei, direttore delle riviste Studi linguistici italiani e Studi di lessicografia italiana, nel 2010 è stato nominato vicepresidente della Società Dante Alighieri. Ha curato l'opera in volumi Storia della lingua italiana per immagini. Tra i suoi saggi più recenti, Prima lezione di storia della lingua italiana (2015), Parola (2016), Storia illustrata della lingua italiana (2017, con L. Pizzoli), Per l'italiano di ieri e di oggi (2018), Il sentimento della lingua. Conversazione con Giuseppe Antonelli (2019), Il verso giusto. 100 poesie italiane (2020), Le mille lingue di Roma (2021) e Parola di Dante (2021). Nel 2017 è stato nominato consulente del ministero dell'Istruzione per l'apprendimento della lingua italiana. Da anni vive ad Ostia, dov'è molto attivo sul piano culturale e sociale: l'anno scorso aveva tenuto, nella Chiesa di Regina Pacis, tre lezioni sulla Divina Commedia.
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