La prima nave umanitaria noleggiata dalle Nazioni Unite per trasportare cereali ucraini è partita oggi dal porto di Pivdenny, nel sud dell'Ucraina, con un
carico di circa 23.000 tonnellate di grano destinato all'Africa: lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture ucraino. "La nave Brave Commander con grano per l'Africa ha lasciato il porto di Pivdenny. Questa mattina il cargo è partito per il porto di Gibuti, dove il carico sarà consegnato all'arrivo ai consumatori in Etiopia", ha dichiarato il ministero su Telegram.
E intanto è a Ravenna, in attesa di entrare in porto, la seconda nave cargo che dall'Ucraina raggiunge l'Italia dopo lo sblocco diplomatico dell'intesa di Istanbul, a fine luglio, per il trasporto sicuro di grano e cibo dai porti ucraini. Si tratta della Sacura, battente bandiera liberiana, che trasporta 11mila tonnellate di semi di soia destinati all'alimentazione animale. Dopo mesi di blocco, è partita dal porto ucraino di Yuzhnyy l'8 agosto e ha fatto tappa il 10 e 11 agosto a Istanbul per i controlli di sicurezza previsti.
Ormeggiata in banchina al porto di Ravenna c'è ancora la Rojen, che dovrebbe terminare le operazioni commerciali oggi dopo essere arrivata il 12 agosto col suo prezioso carico di oltre 14mila tonnellate di semi di mais, sempre destinati a mangimi per allevamenti animali. È in navigazione, ed è attesa per la tarda mattinata di oggi al porto pugliese di Monopoli, la terza nave dall'Ucraina che raggiunge l'Italia. Si tratta della Mustafa Necati, partita dal porto di Chornomorsk, che trasporta 6mila tonnellate di olio di semi di girasole per il gruppo Marseglia, che ha sede nel Barese.