Gli "angeli del fango" marchigiani hanno il volto giovane e pulito di Jonathan, Alexandra, Francesca, Michele, Matteo e di tante altre ragazze e ragazzi che da stamani sono scesi in strada per rimuovere il disastro causato dall'alluvione. Da Ostra a Sassoferrato, passando per Barbara e tanti altri piccoli comuni dell'Anconetano, centinaia di giovani e adolescenti si sono armati di stivali e pale e senza paura si sono messi al lavoro.
"Noi - spiega una comitiva di cinque giovani - abitiamo a Ostra paese, dove non ci sono stati danni, ma qui a Pianello abbiamo tanti amici e quindi abbiamo ritenuto opportuno scendere e venire ad aiutarli". Gli schizzi di fango sui loro volti si sono seccati, quando ormai è pomeriggio e nuvole minacciose si affacciano all'orizzonte. "Noi da qua non ci muoviamo e saremo qui a spalare anche domani e nei prossimi giorni", dice Alexandra che da grande sogna di fare la giornalista. "Restiamo qui - gli fa eco a distanza un altro ragazzo col ciuffo biondo - ma abbiamo bisogno di essere aiutati, così non finiremo mai".
Spalano e rimuovono fango ininterrottamente, al punto che nessuno di loro si vede con il cellulare in mano: "in questi momenti bisogna affrontare la realtà vera e non quella dei social", dice Luca, un adolescente ma con la saggezza di un adulto. Anche se il tam tam della solidarietà, soprattutto tra i giovanissimi, appunto, è corso proprio su whatsapp e altre chat.
Gli "angeli del fango" marchigiani sono anche tanti ventenni e trentenni che in queste ore, oltre a ripulire, sono di conforto a genitori e soprattutto nonni anziani. Una ragazza biondina con gli occhiali sorregge a fatica un'anziana signora in lacrime.
Ma tra questi giovani c'è anche chi a sua volta ha bisogno di sostegno, come nel caso di un ragazzo che per un paio di ore è rimasto aggrappato, in Contrada Cave, a un albero, evitando così di essere portato via dalla piena. Per tutta la giornata è stato circondato dall'affetto dei suoi amici. Gli "angeli del fango" marchigiani, oltre ad avere il viso imbrattato, stanno dimostrando anche di avere un cuore grande così. E i primi ad essere fieri di questi giovani sono i loro genitori: "Stanno dando un grande esempio, in strada ci sono anche ragazzini di 12-13 anni, è commovente", racconta una giovane mamma, mentre cerca di far asciugare i grembiuli della figlia di soli sei anni, appena entrata in prima elementare.
I bambini sono i più colpiti dal disastro, alcuni girano tra le vie imbrattate cercando il conforto degli adulti o l'obiettivo delle telecamere che hanno raggiunto queste località colpite. "Forse stasera ci vediamo al telegiornale", si dicono due piccoli amici, che intanto puliscono le biciclette dal fango.
Stivali e pale, in campo 'gli angeli del fango'
Giovani volontari, la maggior parte non sa dell'alluvione di Firenze