(Ripetizione con testo corretto al quinto rigo)
(ANSA) - NAPOLI, 18 SET - Ormai è una delle declinazioni
con le quali si può definire la tenacia, Gennaro Palumbo,
commerciante di 39enne di Volla, comune del Napoletano, riuscito
per la seconda volta a mettere davanti alla Giustizia l'ex
compagna ucraina che, nel 2017, gli portò via il figlio e per
questo è finita sotto processo per sottrazione di minore.
Quell'iter giudiziario si concluse poco dopo la fuga della
donna, che ha 33 anni, con una condanna in contumacia a un anno
e quattro mesi di reclusione e con la sospensione della potestà
genitoriale e ora Gennaro sta aspettando che venga fissata la
data per l'appello.
"In cosa spero? In un giudice che faccia vera giustizia",
aggiunge rammaricato Gennaro, "perché la Legge non difende i
genitori vittime di quello che ormai può essere considerato un
vero e proprio rapimento visto che ormai è caduta la potestà
genitoriale. Infine - conclude Gennaro - le pene troppo lievi
non rappresentano assolutamente un deterrente contro il reato di
sottrazione di minore che, nel mio caso, è assimilabile a un
vero e proprio rapimento". (ANSA).
Fuggì con figlio in Ucraina prima del verdetto, secondo ...+rpt+
Padre italiano del bimbo: "pene lievi non fanno da deterrente"