In Italia sfila il popolo della pace. Da Roma a Milano, da Torino a Napoli: le piazze arcobaleno, le bandiere con la colomba bianca stilizzata, per chiedere "un cessate il fuoco immediato" del conflitto in Ucraina.
Al corteo che ha attraversato Roma anche il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta che è stato oggetto anche di una mini contestazione da parte di alcuni manifestanti che lo hanno accusato di essere un "guerrafondaio". "La pace è la cosa più importante di tutte - ha affermato Letta -. Siamo qui per dire la nostra, in silenzio, marciando, come credo sia giusto fare in questo momento per la pace per l'Ucraina, perché finisca questa guerra e perché finisca l'invasione della Russia". E per Nicola Fratoianni (Avs) "occorre investire sulla costruzione faticosa di una via d'uscita diplomatica" a tutela dei civili. Dal palco in piazza San Giovanni, dove erano presenti anche ragazzi e ragazze iraniani che hanno esposto uno striscione con su scritto "Donna, vita e libertà", il grido "pace" declinato da figure solo apparentemente distanti. Don Luigi Ciotti ha detto di "diffidare dai neutrali" e che la strada dello stop al conflitto "è possibile". Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio, ha chiesto al presidente della Federazione russa, facendo sue le parole del Papa, di "fare uscire il suo popolo dalla spirale della guerra, e al presidente dell'Ucraina perché sia aperto a serie proposte di pace". Per il segretario della Cgil, Maurizio Landini, non ci si può "rassegnare alla guerra, perché il rischio di un conflitto nucleare è concreto". L'evento si è chiuso con "Bella Ciao" cantata dalla piazza. Stessa scelta fatta dagli organizzatori di Milano dove Calenda ha sostenuto che "tutti vogliamo la pace, ma da dove deriva la pace? Dalla libertà o dall'asservimento? Voglio sapere cosa vuol dire l'ideale della pace, perché se l'ideale della Pace è disarmare gli ucraini è l'ideale della sottomissione". All'Arco della Pace anche alcuni cittadini ucraini arrivati da Roma. "Ci siamo sentiti molto più vicini a voi e siamo venuti con il pullman", ha detto Oles Horodetskyy, presidente dell'associazione. Sul palco anche Letizia Moratti, ex vicepresidente della Regione Lombardia, che ha concluso il suo intervento dicendo che "ci sono momenti in cui bisogna scegliere da che parte stare e io sono qui per questo". In piazza a Napoli erano, invece, più di diecimila per l'evento ribattezzato "Insorgiamo". Studenti e sigle della galassia antagonista sono arrivati nel capoluogo partenopeo da tutta Italia. Un corteo durante il quale non sono mancati momenti di tensione quando sono stati lanciati bengala e petardi contro una banca e il palazzo municipale. Infine a Torino presidio "contro l'invasione russa" organizzato, tra gli altri, dai Radicali e +Europa.
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