(ANSA) - CAGLIARI, 07 NOV - E' rinchiuso nel carcere di Uta
(Cagliari) dalle 3.30 di questa mattina Stevan Sajn, 50 anni di
origine serba, reo confesso del femminicidio avvenuto ieri a
Capoterra, a 20 km dal capoluogo sardo.
L'uomo, arrestato subito dopo aver ucciso a coltellate la
48enne Slobodanka Metusev, ha accusato un malore durante
l'interrogatorio in caserma. Davanti alla pm Diana Lecca,
all'avvocato difensore d'ufficio e ai carabinieri del comando
provinciale di Cagliari, guidati dal comandante Michele Tamponi,
aveva appena confessato il delitto. Poi, non parlando bene
l'italiano, in attesa dell'arrivo di un interprete,
l'interrogatorio è stato interrotto e lui è stato trasferito al
Policlinico "Casula" di Monserrato, da dove poi, una volta
ripresosi, è stato portato in carcere.
Oggi è prevista la nomina di un difensore di fiducia, quindi
ci sarà l'interrogatorio di garanzia in carcere. Per domani
pomeriggio, invece, è prevista l'autopsia sul corpo della
vittima, che sarà eseguita dal medico legale Roberto Demontis al
Policlinico di Monserrato.
Resta ora da capire il movente del femminicidio. Cosa ha
spinto il 50enne serbo ad uccidere con diverse coltellate
Slobodanka Metusev, con la quale condivideva una stanza nella
casa di accoglienza straordinaria (Cas) per migranti. Una
testimone, una cittadina algerina che era stata ospite della
stessa casa, ha raccontato di averli sentiti spesso litigare. I
due erano arrivati a Capoterra alla fine dell'estate. (ANSA).
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