Sono terminate le operazioni di sbarco dei 284 migranti giunti nel porto di Salerno a bordo della nave Geo Barents dell'organizzazione Medici senza frontiere. Tra i 284 migranti, per la maggior parte provenienti dall'Africa sub sahariana, c'erano anche 84 minori.
La nave 'Humanity 1' è arrivata nel porto di Bari che le è stato assegnato dal governo per far sbarcare i 261 migranti che ha soccorso nei giorni scorsi in mare. I migranti provengono da 22 nazioni, in prevalenza Camerun, Costa d'Avorio, Egitto e Siria. A bordo ci sono 40 donne, 28 adulte e 12 minorenni. In totale ci sono 93 minorenni, 67 dei quali non accompagnati; 23 bambini sotto i 14 anni, tre neonati. Sulla nave anche tre donne incinte. Attiva la macchina dell'accoglienza, coordinata dalla Prefettura di Bari. Questura, guardia di finanza, carabinieri e polizia locale, con 118, Asl, Usmaf, Croce rossa e Caritas hanno predisposto le attività. I primi a sbarcare i migranti che necessitano di cure. Poi toccherà ai minori non accompagnati e ai nuclei familiari con bambini. Dopo lo sbarco, a bordo di bus i migranti lasceranno il porto e saranno distribuiti in diversi centri di accoglienza d'Italia. In Puglia resteranno i minori non accompagnati e pochi altri migranti.
A bordo della nave Humanity 1 ci sono persone con evidenti segni di tortura. Non ci sono malati o feriti gravi ma molti hanno comunque bisogno di cure mediche. Ci sono anche persone che hanno subito abusi sessuali, e con ustioni dovute alla miscela di benzina e acqua salata. Altri hanno disturbi da stress post traumatico. Molte ferite riportate in Libia sono state curate dallo staff di Sos Humanity. Una delle tre donne incinte che si trovano a bordo della nave Humanity1 sarebbe stata violentata per sette volte. Un'altra donna ha subito la amputazione di un pezzo di orecchio, mentre un'altra ha segni di violenze sul seno. È quanto si apprende sul posto da fonti della Asl Bari che hanno parlato con l'equipaggio.
Sono circa duecento i migranti soccorsi su un peschereccio intercettato ieri sera dalla guardia costiera al largo delle coste calabresi di Brancaleone. Il motopeschereccio, trainato da un rimorchiatore, è stato scortato da due unita' navali della capitaneria di porto e una della guardia di finanza. Il numero definitivo dei profughi, tra i quali numerosi afgani e siriani, è stato reso noto dopo che sono state ultimate stamane le operazioni di sbarco nei porti di Reggio Calabria, dove sono approdate circa 150 persone (di nazionalità egiziana e siriana: complessivamente sono sbarcati 105 uomini, 13 donne, 32 minori di cui 22 non accompagnati), e Messina, che ha accolto altri 49 migranti tra i quali quattro minori non accompagnati.