(ANSA) - CASERTA, 12 DIC - Una fabbrica nel carcere di Santa
Maria Capua Vetere (Caserta), aperta pochi mesi fa dopo un
protocollo con la nota camiceria napoletana Isaia, produrrà
camicie per gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria
italiana. "Una notizia straordinaria" ha detto il vice-ministro
della Giustizia Francesco Paolo Sisto in visita al carcere
casertano per avviare il progetto "Ambiente Colorato", altro
strumento che va nella direzione di rendere il carcere un luogo
più umano, come prescrive la Costituzione, mediante il restyling
degli spazi interni ed esterni della struttura per i figli dei
detenuti. "E' bello - ha aggiunto Sisto al quale è stata
regalata una camicia - che la Polizia Penitenziaria sappia che
indossa le camicie prodotte dai detenuti; ciò costituisce
un'importante sinergia anche emotiva". La camiceria è tra i
primi progetti lavorativi realizzati nel 2022 dalla direttrice
Donatella Rotundo, arrivata dopo lo scandalo delle violenze in
carcere. "Al mio arrivo ho trovato grande disponibilità da parte
della società esterna, parlo di imprese ma anche delle
istituzioni. Questa camiceria, con la sartoria nel reparto
femminile che realizza mascherine e altri oggetti come le
pochette, o il laboratorio di dolci, sono il nostro fiore
all'occhiello e la testimonianza di come si può concretizzare il
principio di rieducazione della pena - ha raccontato - Al
momento abbiamo già realizzato le prime 500 camicie grazie al
lavoro di una trentina di detenuti occupati, ma a regime, con
una decina di occupati in più, ne verranno prodotte 3300. Per
noi è un doppio segnale di riscatto, sia per i detenuti che per
lo stesso carcere dopo i gravi fatti di due anni fa". Le camicie
hanno il logo della Polizia Penitenziaria ma anche il noto
piccolo corallo rosso di Isaia. Vi lavorano detenuti che si sono
ben comportati e che non hanno troppi anni di carcere da
scontare, in modo da poter sfruttare queste competenze
all'esterno. Leopoldo è uno di loro: "Sono felice di poter
essere utile, anche perchè sto imparando un mestiere per quanto
sarò fuori". (ANSA).
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