(ANSA) - ANCONA, 27 DIC - "Anche la mancanza di neve è una
calamità, forse non naturale, ma sicuramente economica": è
quanto afferma Federfuni Italia, che chiede "interventi a tutela
dell'occupazione, del sostegno alle aziende della filiera del
turismo bianco e dei liberi professionisti a partire dai maestri
di sci, moratorie bancarie e fiscali, compensazioni economiche
per i costi energetici e di riscaldamento". Sottolineando che
"l'Appennino è una montagna da salvare, anche per l'anomala
condizione metereologica". "La totale assenza di neve naturale,
l'impossibilità di produrla viste le alte temperature e le
previsioni del tempo che non sembrano essere assolutamente
favorevoli ad un cambio drastico verso temperature più consone
al periodo ed a precipitazioni nevose rischiano da fare andare
in default l'intero sistema economico su cui si regge questa
importante parte d'Italia", aggiunge l'associazione di categoria
che rappresenta la maggior parte delle aziende che gestiscono
impianti a fune nella catena Appenninica, oltre ad importanti
comprensori sciistici Alpini. Federfuni richiede quindi
interventi che consentano "a tutte le aziende della filiera di
assumere i lavoratori stagionali assicurando una continuità del
rapporto di lavoro almeno per quattro mesi, un intervento a
sostegno delle aziende, sempre di tutta la filiera, sulla
falsariga di quello adottato per limitare le conseguenze
economiche negative del Covid 19 e che lo stesso provvedimento
intervenga oltre che per le aziende anche per i liberi
professionisti". Infine, Federfuni dice di aver "apprezzato il
segnale programmatico lanciato dal ministro Santanchè e dal
governo inserendo all'interno della legge di bilancio 200
milioni di euro in quattro anni per un fondo per interventi di
ammoderna-mento, sicurezza e dismissione di impianti di risalita
e di innevamento". (ANSA).
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