Cronaca

Ilnar, il parrucchiere russo che voleva solo scappare dalla guerra

Redazione Ansa

Ilnar è un giovane russo di 38 anni della repubblica del Tatarstan, il 10 ottobre del 2021 viene fermato su una barca al largo di Bruzzano Zeffirio sulla costa ionica della Calabria. Sul natante ci sono oltre 70 persone e molti lo indicano come uno di quelli che guidava. Il ragazzo è andato prima ad Odessa e poi ad Istanbul dove un’organizzazione criminale lo ha addestrato in pochi giorni a guidare una piccola imbarcazione, salpata con altri migranti per l’Italia.

"Ilnar è uno di quelli che ammette di essere uno scafista o capitano, come si chiamano tra di loro - racconta il suo avvocato Giancarlo Liberati, che di casi come questo ne segue a decine -, ma non sapeva che stava commettendo un reato". Ilnar è un parrucchiere con tanto di profilo instagram e ai giudici lo ha detto: "Faccio il parrucchiere da sette anni, che criminale sarei?". E’ arrivato poche settimane prima dello scoppio della guerra, non voleva combattere, ed ora è terrorizzato di essere deportato e di dover combattere contro gli ucraini: "Mia zia ha sposato un ucraino, mia sorella ha sposato un ucraino, mentre ero qui ha avuto un figlio e quindi ho un nipote mezzo ucraino, come potevo andare in guerra?". 

In Italia Ilnar potrebbe essere condannato dai 3 ai 5 anni di galera per aver commesso il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, descritto nell’articolo 12 del testo unico sull’immigrazione. "Quella legge però - dice l’avvocato - ha come scopo quello di punire i favoreggiatori non quelli che sono stati utilizzati dai favoreggiatori".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it