(ANSA) - PALERMO, 28 GIU - Un amministratore giudiziario
infedele avrebbe sottratto soldi da conti correnti dei boss
Rosario Gambino e Salvatore Inzerillo che il professionista
gestiva per conto del tribunale. La polizia di Stato di Palermo
ha sequestrato quasi 800 mila euro, su ordine della sezione
misure di prevenzione, nei confronti dell'erede
dell'amministratore morto nel 2018.
Il professionista è deceduto senza avere depositato il
rendiconto finale e su di lui era in corso un'inchiesta: dal
2005 e al 2008 aveva effettuato una serie di indebiti prelievi
di denaro, per 621 mila euro, dai conti correnti confiscati.
L'amministratore era stato iscritto nel registro degli indagati
per peculato continuato. Procedimento archiviato dopo la sua
morte. Ma gli accertamenti, in base al Codice antimafia, sono
proseguiti. La norma prevede, infatti, che il procedimento di
prevenzione può essere iniziato anche in caso di morte.
E' stato accertato che quei soldi prelevati dai conti
sarebbero stati investiti in un'azienda vitivinicola nella
provincia di Agrigento con la realizzazione di una cantina e un
oleificio in terreni di proprietà dell'amministratore
giudiziario. Il professionista avrebbe trasferito le quote
societarie a un erede, pur restando di fatto l'amministratore
della società fino alla morte.
Lo scorso maggio l'erede ha venduto un ramo di azienda per
928 mila euro. Dagli accertamenti bancari è stato possibile
verificare che il prezzo della compravendita è stato accreditato
su un conto corrente intestato alla società, sul quale è
abilitato ad operare l'erede dell'amministratore. La sezione
misure di prevenzione ha disposto il sequestro d'urgenza del
saldo per 779 mila euro. (ANSA).
Amministratore giudiziario infedele, sequestrati soldi a erede
Li aveva prelevati dai conti di due boss