Cronaca

Stretta a Sant'Antioco, sulle spiagge è vietato mangiare

Multe sino a 500 euro. Sindaco precisa: 'riguarda le tavolate'

Redazione Ansa

(ANSA) - SANT'ANTIOCO, 05 LUG - In spiaggia di norma non si può fumare nè prelevare sabbia o conchiglie. Come anche transitare o sostare con veicoli di ogni genere e campeggiare.
    Ma sulle spiagge di Sant'Antioco, nella parte sud occidentale della Sardegna, i divieti si fanno ancora più stringenti: vietato "fare picnic o consumare pasti di qualsiasi natura", "montare tende o fare assembramenti di ombrelloni", usare le pietre come ancoraggi contro il vento.
    La stretta è contenuta in un'ordinanza firmata dal sindaco Ignazio Locci e pubblicata oggi sul sito del comune. Oltre alle consuete norme di igiene pubblica che vietano l'abbandono dei rifiuti e l'utilizzo di contenitori o sacchetti monouso non compostabili, vige il divieto di mangiare in spiaggia. La prescrizione è generica e riguarda alcuni pranzi luculliani praticati, soprattutto nelle giornate festive, con assembramenti di persone sotto tende e ombrelloni con tanto di tavolini e sedie. Tuttavia, se applicata alla lettera a rischiare la sanzione, da 25 euro a 500 euro, potrebbe essere anche chi consuma un panino, un gelato o un frutto in spiaggia.
    "Abbiamo semplicemente ripescato le diciture dell'ordinanza balneare regionale - spiega Locci all'ANSA - Il tema è legato al fatto che non vogliamo l'assalto alla spiaggia: è logico che si sta mangiando un panino o un'insalata non ci sono problemi, diversa questione sono le tavolate imbandite. E noi vogliamo disincentivare e prevenire questa pratica. Come anche - aggiunge - la cattiva abitudine di portare e utilizzare in spiaggia pietre per ancorare gli ombrelloni in caso di vento. E' una questione di pulizia e di sicurezza. A Cala Sapone - denuncia il sindaco - esiste ancora il muro della vecchia tonnara del '700 che ogni anno viene saccheggiato per usare le pietre per ancorare gli ombrelloni. Tutto questo deve finire". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it