"Oggi abbiamo 9 milioni di persone anziane sole o a rischio isolamento nel nostro Paese sui 13,9 milioni di anziani censiti dall'Istat. Il 65% degli anziani, dunque, è solo oppure è in coppia con il coniuge in situazioni di fragilità. Si tratta di un dato molto alto. Il caldo e la solitudine sono una miscela esplosiva".
Lo ha detto il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, durante la conferenza stampa sull'emergenza caldo e l'allarme solitudine per gli anziani, nella sede della comunità a Roma.
"La prima richiesta ufficiale al governo è che vengano scritti al più preso i decreti attuativi dell'importante legge delega sugli anziani approvata lo scorso 31 marzo. Può segnare una svolta umana per la popolazione anziana e un grande vantaggio culturale per l'intera società, per proteggere gli anziani non solo nelle emergenze", dice Impagliazzo.
L'associazione si rivolge poi all'Anci, invitando a creare una "mappatura delle fragilità" in Italia, così come avviene per i rischio idrogeologici nelle varie zone dell'Italia. "Come il nostro territorio è mappato a partire dalle fragilità idrogeologiche - spiega Impagliazzo - si può realizzare un monitoraggio e una localizzazione degli anziani e dei fragili in modo da predisporre interventi tempestivi in caso di emergenza. Molti anziani, per esempio, sono rimasti bloccati nell'alluvione in Romagna e alcuni hanno anche perso la vita". L'ultimo appello, infine, è rivolto a tutti gli italiani, invitandoli a prendersi cura delle persone anziane. Per questo è stato realizzato, e sarà distribuito gratuitamente, un volantino dal titolo "Viva gli anziani, emergenza caldo e allarme solitudine. Ognuno può fare la differenza". Si tratta di "dieci consigli per una città solidale contro l'isolamento", come sottolinea Impagliazzo.