Cronaca

Sono due le bimbe morte nell'incidente stradale nel Foggiano

Hanno 8 e 10 anni. Feriti altri due fratellini, morta la mamma

Redazione Ansa

Sono due le bambine, di 8 e 10 anni, morte nell'incidente stradale avvenuto nella tarda serata di ieri in provincia di Foggia: si tratta di due dei quattro figli della famiglia che viaggiava a bordo dell'Audi che si è scontrata con una moto il cui conducente, un 29enne originario del Mali, ha perso la vita. Le piccole viaggiavano con la madre 27enne, anch'essa morta nell'incidente; il loro papà 40enne, la sorella di 13 anni e il fratellino di 4 anni, tutti e tre rimasti feriti e ora ricoverati. L'incidente è avvenuto sulla strada provinciale 75 a quattro chilometri da borgo Tressanti, una frazione nelle campagne a circa 18 chilometri da Cerignola. Secondo quanto ricostruito finora, le vittime erano a bordo di un'Audi guidata dal padre, un bracciante agricolo originario del Mali, ora ricoverato nell'ospedale Casa sollievo della sofferenza a San Giovanni Rotondo. La mamma era polacca. I due figli sopravvissuti sono ricoverati nell'ospedale di Foggia.

È di un morto e due feriti, di cui uno particolarmente, grave il bilancio di uno scontro tra una moto e una Fiat Panda avvenuto in serata, sull'Aurelia, all'altezza di Santo Stefano al mare, in provincia di Imperia. Ad avere avuto la peggio è stato l'automobilista, D.M., che praticamente è morto sul colpo. Gli altri due feriti sono il conducente della motocicletta, R.M., che è stato trasportato in elicottero all'ospedale Santa Corona e una donna che viaggiava sul sellino posteriore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con il personale sanitario e i carabinieri. Accertamenti sono in corso per ricostruire la dinamica. Stando ai primi accertamenti, sembra che la vettura si stesse immettendo sull'Aurelia da una via secondaria, quando è sopraggiunta la moto. Lo scontro è stato assai violento. La strada è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia per consentire e operazioni di soccorso.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it