Si è ucciso, sparandosi un colpo di pistola nella notte tra sabato e domenica, Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente di Visibilia Editore, società fondata dalla ministra Daniela Santanchè. Stando alle prime ricostruzioni, Ruffino si sarebbe sparato con un'arma posseduta regolarmente, nella sua abitazione a Milano, affidando a un biglietto i suoi ultimi pensieri.
Il Cda si riunirà "appena possibile per deliberare in merito alla sostituzione mediante cooptazione di un nuovo amministratore" e "alla nomina del presidente del Consiglio di amministrazione". Il comunicato sottolinea anche "che il Consiglio di amministrazione aveva recentemente conferito poteri di gestione operativa della società anche al consigliere delegato Alberto Campagnoli". Secondo quanto si apprende da persone vicine a Ruffino, il presidente di Visibilia Editore non aveva problemi personali o economici. Sembra, invece, sempre secondo le stesse fonti, che avesse gravi problemi di salute e che in pochi ne fossero a conoscenza. Giovedì scorso aveva anche partecipato a una riunione del Cda di Visibilia Editore. Ruffino era un manager d'esperienza, con un passato, tra le altre cose, nel Cda di FerrovieNord, Fiera Milano e Milano Serravalle Engeenering. Ma soprattutto una grande capacità nella gestione dei condomini. Tanto che aveva fondato Sif Italia, società quotata a Euronext Growth Milano, diventando in Italia il primo amministratore di condominio ad avere uno studio di amministrazione condominiale quotato in borsa. Ad ottobre del 2022 era subentrato in Visibilia Editore, rilevando le quote della senatrice di Fdi e ministra del Turismo Daniela Santanchè. Ruffino aveva appena compiuto 60 anni lo scorso 24 luglio.
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