La sonda Luna-25, la prima lanciata dalla Russia sul satellite della Terra dal 1976, si è schiantata contro il suolo lunare a seguito di un incidente durante una manovra prima del suo atterraggio. Ad annunciarlo è stata la stessa agenzia spaziale Roscosmos.
Originariamente programmata per durare un anno, il compito era quella di raccogliere e analizzare campioni di suolo. Il fallimento - registrano i media stranieri - arriva proprio quando il presidente russo Vladimir Putin ha promesso di continuare il programma spaziale russo nonostante i problemi di finanziamento, gli scandali di corruzione e l'isolamento russo dovuto al conflitto in Ucraina. Ora "una commissione interministeriale" avrà il compito di fare luce sulle "ragioni" dell'incidente che ha causato la "perdita" di Luna-25, ha annunciato Roscosmos, che non ha dato dettagli sulle possibili cause che hanno provocato il problema tecnico. Un problema apparso subito grave già ieri. "Si è verificata una situazione di emergenza a bordo della stazione automatica (lunare), che non ha consentito di eseguire la manovra con i parametri specificati", aveva affermato l'agenzia spaziale russa. Roscosmos non aveva quindi fornito maggiori dettagli sulle circostanze dell'incidente, lasciando intendere che si temeva il peggio per Luna-25, un apparecchio di quasi 800 chili. La missione Luna-25 era stata annunciata come "rischiosa" per stessa ammissione del capo di Roscosmos, Yuri Borissov. Di fronte a Vladimir Putin lo scorso giugno aveva dichiarato che "la probabilità di successo di tali missioni è stimata intorno al 70%". Dopo il suo lancio nel febbraio 2022 da parte di Vladimir Putin, l'Agenzia spaziale europea (Esa) aveva detto che avrebbe rinunciato a lavorare con Mosca sul lancio di Luna-25 e sulle future missioni 26 e 27. Negli ultimi anni è iniziata una nuova corsa alla Luna, Stati Uniti, Cina, India e Corea del Sud mostrano grandi ambizioni, così come diverse compagnie private.
Missione fallita, la sonda russa si schianta sulla Luna
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