(ANSA) - CORDOVADO, 31 AGO - Questa in corso è la seconda
notte che trascorrono fuori casa le 13 persone che abitano nella
palazzina dove, da ieri mattina, si è asserragliato l'ingegnere
55enne di Cordovado (Pordenone), dopo essersi rifiutato di
consegnare ai carabinieri le armi che detiene a uso sportivo in
mancanza di una conferma del provvedimento di detenzione.
A rendere noto il numero degli sfollati è stata la sindaca,
Lucia Bunettin, la quale ha spiegato che è stato lo stesso
Comune a mettere a disposizione specifiche strutture.
"La popolazione comincia a spazientirsi - ha detto ai
giornalisti la sindaca - perché sono oltre 40 ore che hanno
dovuto lasciare le loro case. Quanto al concittadino che si
trova all'interno dell'appartamento, posso solo dire che non è
seguito dai servizi sociali e che, personalmente, l'ho
conosciuto alcuni anni fa, quando si trasferì qui da noi dal
Veneto. Mi fece un'ottima impressione e si disse interessato a
scoprire le bellezze di Cordovado". Poi, la speranza "che ci
possa essere, nel più breve tempo possibile, un epilogo positivo
per tutti", ha concluso.
In tarda serata, sono state anche portate brande dove i
militari dell'Arma che trascorreranno la notte nei pressi
dell'appartamento, potranno riposare. Intanto, continuano anche
i negoziati, che nelle ultime ore avvengono attraverso
collegamenti telefonici. Proprio da quando ha accettato di
interloquire direttamente con il mediatore, il professionista
friulano ha smesso di postare video sul proprio canale YouTube.
(ANSA).
Uomo asserragliato: seconda notte fuori casa per 13 persone
Per motivi di sicurezza. Ricoveri anche per le forze dell'ordine