Cronaca

L'ira dei vip, a Roma zero taxi. Per i sindacati è 'effetto Ryder'

'Torneo golf li monopolizza'.Urso,'più facile aumentare licenze'

Redazione Ansa

L'ultimo personaggio famoso a lamentarsi dei taxi a Roma sui social è stata Nancy Brilli. Una foto su Instagram, in ciabatte, in mano le scarpe rosa coi tacchi e l'inequivocabile lamento: "Taxi, dove sei?". La foto spiritosa dell'attrice - assieme alle proteste di tanti colleghi dello spettacolo nelle settimane passate, da Alba Parietti a Luca Argentero - dà voce però a un cruccio che non è solo dei cosiddetti 'vip': agli stalli è ancora facile trovare code di clienti in attesa. Nè provare a telefonare per chiamare un autista sembra più d'aiuto: si rischia di aspettare in linea - motivetto in sottofondo - anche decine e decine di minuti.

A Roma, questa è la convinzione dell'amministrazione, le auto bianche sono troppo poche e l'intenzione è quella di aumentare il numero delle licenze. Ma questa settimana il principale indiziato per la carenza di taxi nella Capitale sembra essere la Ryder Cup, il prestigioso torneo di golf in corso a Marco Simone, nel Comune di Guidonia, sulla Tiburtina. Ne sono convinti per esempio i sindacati: "Le 250mila presenze a Roma in occasione della Ryder Cup assorbono ora parte del servizio già in affanno per i 120 cantieri per il Giubileo, una mobilità pubblica che ogni giorno presenta disservizi e un boom turistico senza precedenti" afferma il segretario di Ugl Taxi Alessandro Genovese.

Che dietro la 'magra' di taxi possa esserci la Ryder Cup è una ipotesi che non viene esclusa nemmeno dall'assessorato romano alla Mobilità, che solo qualche giorno fa ha approvato assieme alla giunta una serie di tariffe speciali per la settimana del torneo, tra il 25 settembre e il 1 ottobre, proprio allo scopo di "garantire una corretta ed efficiente strategia di mobilità attraverso il servizio taxi". Al tassista vanno 75 euro per il percorso da e per le Mura Aureliane a Marco Simone; tariffa a tassametro, ma con un minimo garantito di 35 euro, invece per le corse da fuori le Mura verso Marco Simone e viceversa.

Potrebbe essere insomma un fenomeno simile a quello che avviene abitualmente da e per l'aeroporto di Fiumicino: l'autista sceglie di concentrarsi su una tratta più redditizia e sicura rispetto alle micro-corse cittadine. Il risultato però è che in città diventa più difficile trovare una macchina.

Una delle soluzioni, l'amministrazione Gualtieri l'ha già annunciato, sarà quella di aumentare le licenze specie in vista del Giubileo quando l'afflusso di pellegrini nella Capitale sarà massiccio. Un assist decisivo è arrivato ieri dal Parlamento: "Con le norme approvate ieri dal Senato nel decreto Asset si creano condizioni favorevoli senza precedenti per il rilascio di nuove licenze da parte dei Comuni - ha ricordato oggi il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso - Abbiamo semplificato ogni procedura anche per migliorare il lavoro dei tassisti: sarà più facile accedere alla seconda guida e al rilascio di licenze temporanee". In particolare, ha detto ancora, "abbiamo realizzato una corsia accelerata con i concorsi straordinari fino al 20% di licenze in più, che i Comuni potranno realizzare senza la necessità di chiedere ulteriori pareri, salvo la congruità del prezzo alla Autorità dei trasporti con il principio del silenzio assenso, in appena 15 giorni".

A Roma le auto bianche sono circa 7.800: il 20% sono circa 1500 auto. "La velocità media di un taxi a Roma è di 12 chilometri all'ora - ricorda però il segretario Ugl Taxi Genovese - cosa che non ci permette di svolgere il lavoro come vorremmo e come sarebbe giusto per i nostri clienti. A Roma ci vorrebbero più taxi sì, ma 'volanti'". 
   

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