Cronaca

Esercitazione di maxi emergenza al San Camillo Forlanini di Roma

Obiettivo è testare capacità personale in caso eventi complessi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 OTT - In corso presso l'Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini di Roma, l'esercitazione annuale per la gestione di un massiccio afflusso di feriti a seguito di un evento disastroso, con l'attivazione del Peimaf, il Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso di Feriti.
    "Quest'anno l'ospedale ha alzato l'asticella della complessità, confrontandosi con uno scenario di livello 3, ovvero massima allerta - spiega una nota - che prevede l'ipotetica esplosione di una palazzina nelle vicinanze dell'ospedale".
    L'esercitazione si avvale del supporto di Croce Rossa Italiana, nello specifico l'Associazione della Croce Rossa Italiana Comitato dei Municipi 8-11-12 di Roma, di Ares 118 e di tutte le forze dell'ordine.
    Obiettivo dell'esercitazione "è testare le capacità e l'organizzazione del personale di tutto l'ospedale in caso di eventi particolarmente complessi naturali e antropici.
    Circa 60 soci volontari di Cri impiegati per l'esercitazione, suddivisi in 32 persone tra simulatori, ovvero le "vittime" dell'incidente. truccatori e disturbatori (ovvero "parenti" delle "vittime"), operatori di emergenza (12 persone), 6 coordinatori, e tre equipaggi di ambulanza tutti composti da un autista e due soccorritori, oltre che due operatori di droni.
    "La simulazione prevede un massiccio afflusso di feriti in gravissime condizioni, trasportati in ambulanza al Pronto Soccorso del San Camillo - si legge nella nota -. Gli operatori sanitari sono all'oscuro della simulazione e ovviamente, nel corso dell'evento, verranno garantite tutte le cure ai pazienti già presenti in Pronto Soccorso o in arrivo".. Le operazioni saranno svolte in sinergia con le forze dell'ordine e i servizi di vigilanza interna del San Camillo, che garantiranno la sicurezza di tutti i presenti durante le fasi dell'esercitazione.
    "Ripetiamo l'esercitazione anche quest'anno perché rappresenta un'operazione indispensabile per testare le capacità del nostro ospedale", dichiara Narciso Mostarda, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. (ANSA).
   

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