"A Gaza si lascino spazi per garantire gli aiuti umanitari e siano liberati subito gli ostaggi. Nessuno abbandoni la possibilità di fermare le armi". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus. "Cessate il fuoco! Cessate il fuoco! Fermatevi, fratelli e sorelle. La guerra sempre è una sconfitta", ha quindi invocato.
"Penso a quanti sono vittime delle atrocità della guerra; alle sofferenze dei migranti, al dolore nascosto di chi si trova da solo e in condizioni di povertà; a chi è schiacciato dai pesi della vita; a chi non ha più lacrime, a chi non ha voce. E penso a quante volte, dietro belle parole e suadenti promesse, vengono favorite forme di sfruttamento o non si fa nulla per impedirle", ha detto il Papa nella messa in San Pietro in occasione della conclusione della prima sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-29 ottobre 2023) sul tema "Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione".
"È un peccato grave sfruttare i più deboli, un peccato grave che corrode la fraternità e devasta la società", ha aggiunto Francesco.
"Sempre dobbiamo lottare contro le idolatrie; quelle mondane, che spesso derivano dalla vanagloria personale, come la brama del successo, l'affermazione di sé ad ogni costo, l'avidità di denaro, il diavolo entra dalle tasche, non dimentichiamolo, il fascino del carrierismo; ma anche quelle idolatrie camuffate di spiritualità: le mie idee religiose, la mia bravura pastorale... Vigiliamo, perché non ci succeda di mettere al centro noi invece che Lui".
Hanno concelebrato la liturgia con il Pontefice 380 fra cardinali, patriarchi, vescovi e sacerdoti, tutti membri del Sinodo.
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