Ancora un'ondata di intenso maltempo sull'Italia, ancora esondazioni e piene provocate da improvvisi temporali che spezzando le inconsuete temperature miti di questo autunno in poche ore hanno riversato grandi quantità d'acqua sul territorio mettendo in crisi svariati paesi e città.
A Milano la zona Nord è stata allagata dal Seveso con l'interruzione parziale della M3, a Como è esondato il lago, e Adige e Po hanno suscitato timori per le piene da smaltire. Per fortuna però non si sono registrate vittime mentre nel capoluogo lombardo ci sono state polemiche tra Regione e Comune. A Milano, infatti, si sono verificati estesi disagi ai cittadini di almeno tre zone della parte nord della metropoli - Isola, Maggiolina e Niguarda - e alla circolazione delle auto e dei mezzi pubblici con sottopassi allagati e la linea 3 della metropolitana sospesa per un tratto.
Chiuse o difficilmente transitabili alcune strade come viale Fulvio Testi e viale Zara, arterie di collegamento con la cintura metropolitana e le autostrade. Per i milanesi quindi è stata una mattinata infernale, e lungo è l'elenco delle deviazioni e modifiche del tracciato dei mezzi di superficie. L'esondazione del Seveso però, dopo circa "6 ore" è "terminata alle 12", come ha riferito l'assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli, e "dopo 31 mm di pioggia in un'ora" sul capoluogo è uscito il sole.
"E qualcuno dice ancora che le vasche non servono. La vasca di Milano è in collaudo, ma le altre, quelle di Regione Lombardia sono indietro", ha scritto Granelli sulle sue pagine social in polemica con la Regione Lombardia. "Credo che Granelli si dovrebbe occupare di gestire meglio la città, perché credo che non siano mai successe tante situazioni come queste, che dimostrano un completo abbandono - gli ha risposto il governatore lombardo Attilio Fontana - Le vasche di laminazione saranno pronte, la prima verrà consegnata entro la fine di gennaio, la seconda entro marzo, stiamo rispettando i tempi".
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Sala: "Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla Protezione Civile regionale un'allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un'accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni meteorologiche".
Grossi disagi anche in altre aree della Lombardia. A Mediglia (Milano), i vigili del fuoco hanno soccorso una donna rimasta bloccata in auto con i suoi due bambini a causa di un albero caduto per il forte vento, e sono stati decine gli interventi dei pompieri in tutta la provincia per impalcature, pubblicità e tegole pericolanti, oltre alle numerose cantine allagate. La superstrada Milano-Meda è stata bloccata da allagamenti e lunghe code, e inoltre un guasto alla linea ferroviaria, tra Mariano Comense e Seveso ha procurato ritardi anche alla circolazione dei convogli Trenord.
A Como è esondato il lago e sono state quindi montate le barriere mobili sul lungo Lario. Ondata di maltempo anche su Valtellina e Valchiavenna: allagamenti, piccoli smottamenti, caduta di alberi pericolanti con una ventina di uscite dei pompieri sull'intero territorio. Diversi passi alpini sono stati chiusi per neve o dichiarati transitabili unicamente con catene montate. Nel Lodigiano si sono registrate raffiche di vento con picchi fino a 70 chilometri orari, e per la caduta di un albero è rimasta temporaneamente bloccata anche la statale via Emilia tra Casalpusterlengo e Zorlesco.
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