Cronaca

Oltraggiate due pietre d'inciampo a Roma

Ignoti tentato di bruciarle, ricordano due deportati. La Comunità ebraica: 'Atto gravissimo'. La condanna del sindaco Gualtieri

Redazione Ansa

Ignoti hanno tentato di dare fuoco a due pietre d'inciampo a Roma. Il fatto è avvenuto a Trastevere, e ricordano la deportazione di Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto. Ad accorgersi che le due pietre erano completamente annerite è stata una signora di passaggio in via Dandolo. La dinamica dell'atto è ancora da accertare. Le pietre ora sono state ripulite. 

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Le due pietre d'inciampo oltraggiate a Roma

 

"Se fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato, sarebbe gravissimo. Le pietre d'inciampo per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi. Ribadisco la piena fiducia nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine". Così il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, commenta l'oltraggio ai danni di due pietre di inciampo a Trastevere.

"A Trastevere due pietre d'inciampo dedicate a due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate. Roma condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile. Solidarietà a tutta la Comunità Ebraica della nostra città". Così su X il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
   

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