Cronaca

Arrivata a Roma la hostess liberata in Arabia dopo 6 mesi

Lo riferisce il senatore veneto Zanettin. L'arrivo previsto a Roma alle 13.40 locali

La hostess trevigiana - Instagram/Ilaria De Rosa

Redazione Ansa

L'hostess trevigiana Ilaria De Rosa, 24 anni, è rientrata oggi in Italia dopo esser stata espulsa dall'Arabia saudita, dove aveva passato in carcere sei mesi: la giovane assistente di volo, che si è sempre dichiarata innocente, è giunta poco dopo le 13 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della Saudi Arabian Airlines. Ad attenderla nello scalo, diverse troupe televisive e giornalisti di radio e carta stampata, che però la hostess ha preferito dribblare uscendo da un altro varco accompagnata dalle forze dell'ordine. Il caso della hostess era emerso a metà maggio, quando la madre era andata dai carabinieri di Castelfranco Veneto a denunciare la scomparsa della giovane che, in quel momento, era a Gedda ma non aveva più dato notizie. Al momento non è chiaro se la giovane raggiungerà il Veneto, dove risiede la madre, o il Belgio, dove invece vive il padre, un ufficiale dell'Aeronautica in servizio presso una base Nato. 

La vicenda

Ilaria De Rosa, 24 anni di Resana, in provincia di Treviso,si trovava in carcere a Gedda. Assistente di volo per la compagnia lituana Avion Express, era stata arrestata il 5 maggio scorso durante una festa in una villa con addosso - secondo l'accusa - una modica quantità di hashish. Un'accusa che la giovane ha sempre respinto e dalla quale era stata scagionata anche dai tre amici che quella sera erano con lei.

 Quanto avvenuto la sera dell'arresto, la giovane hostess lo raccontò al console generale a Gedda appena riuscì ad incontrarlo. "Ero con altre persone a cena a casa di un amico nel giardino di una villa in un compound - spiegò - quando siamo stati improvvisamente circondati da una decina di persone in borghese ma armate, che ci hanno fermati e perquisiti".

Al console Ilaria disse che la sua "prima impressione fosse quella di una rapina" e di aver capito di esser stata arrestata solo una volta condotta in una stazione di Polizia. La giovane spiegò anche di essere stata formalmente interrogata, in inglese, solo dopo 5 giorni e fu quella l'occasione in cui le fu contestato ogni tipo di addebito circa il consumo o la detenzione di sostanze stupefacenti. 

 

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