Cronaca

Il Garante per l'Infanzia: 'Certificato del casellario anche per i volontari'

Garlatti: 'Chi ha commesso reati sessuali non può stare a contatto con i minori'

Ragazzi in strada (archivio)

Redazione Ansa

"Chi ha commesso reati sessuali non può svolgere attività a contatto con bambini e ragazzi: anche chi fa volontariato in oratori, palestre, campi da gioco, associazioni, luoghi di ritrovo, campi estivi deve presentare il certificato del casellario giudiziale, a prescindere dall'esistenza di un rapporto di lavoro". Lo propone l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti per la Giornata mondiale dell'infanzia, chiedendo l'ampliamento dell'elenco dei reati che impediscono di svolgere attività con minori "come quelli di violenza sessuale di gruppo e di diffusione di immagini e video sessualmente espliciti".

"Il sistema normativo italiano di protezione dalla violenza ai danni dei minorenni - aggiunge Garlatti - è fortemente frammentato. Occorre che l'Italia si doti di una legge organica: sollecito Parlamento e Governo a inserire questo provvedimento tra le priorità della legislatura. Una legge del genere consentirà finalmente di dare una definizione univoca, completa e precisa di violenza e permetterà di riunire in unico testo tutte le norme già in vigore in materia". 

"La violenza di genere riguarda anche le coppie di adolescenti. Il fenomeno, che prende il nome di teen dating violence, si manifesta in molti modi: isolamento dal contesto di vita, scenate di gelosia, pressioni per avere un rapporto sessuale, lettura dei messaggi sul cellulare, condizionamenti sul modo di vestire e di comportarsi. Non sempre i ragazzi si accorgono che questa è una forma di violenza. Bisogna aprire centri dedicati ai minorenni vittime di teen dating violence e offrire sistemi di autovalutazione del rischio adatti all'età" . E' una delle proposte dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti in occasione della Giornata mondiale dell'infanzia. Secondo uno studio universitario condotto in Friuli-Venezia Giulia "più di una ragazza su dieci di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha avuto un'esperienza di violenza nella coppia" ha ricordato.

"Vanno promossi in tutto il territorio - ha spiegato - centri antiviolenza specifici, in rete con i servizi già esistenti, nei quali ragazze e ragazzi possano ricevere supporto e informazioni adatti alla loro età da personale specializzato". Garlatti propone anche "un questionario di autovalutazione, che possa essere compilato online in anonimato da ragazze e ragazzi, per scoprire e comprendere la gravità della propria situazione e individuare le modalità per affrontare la violenza nella coppia. Qualcosa di analogo al sistema Isa, Increasing Self Awareness, riservato agli adulti".

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