Il parco solare urbano più grande del mondo, una Cittadella della scienza, l'eterna incompiuta della Vela di Calatrava al centro di un progetto di riqualificazione urbanistica per tutta l'area di Tor Vergata. E poi le infrastrutture, l'energia verde e la sostenibilità ambientale.
Se Roma si aggiudicherà l'Expo 2030 un intero quadrante della città è pronto a cambiare volto, traducendo in cantieri le 618 pagine del dossier progettuale 'Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione' realizzato dal Comitato promotore. La qualità del progetto, del resto, è il punto di forza della candidatura di Roma, e tutte le voci italiane concordano che avrebbe lasciato positivamente sbalorditi gli ispettori del Bie.
"Vogliamo fare un Expo 'sulla' e 'di' rigenerazione urbana - afferma il sindaco di Roma Roberto Gualtieri - Noi già abbiamo la pianta del 'dopo'. A Tor Vergata vogliamo fare una Cittadella della scienza e delle cultura. abbiamo immaginato l'Expo a ritroso, partendo dal suo 'post'".
In caso di vittoria il masterplan firmato dall'architetto Carlo Ratti in collaborazione con Italo Rota e Richard Burdett prevede di realizzare un parco solare di ben 150mila metri quadrati, con una capacità di 36 megawatt, in grado di accendere le case di 35 mila famiglie. Sarà un bosco hi-tech formato da centinaia di 'alberi energetici' che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno, raccogliendo energia e offrendo ombra ai visitatori. A completare la rete energetica il padiglione 'Eco-system 0.0', l'edificio più alto dell'Expo, che fornisce il raffreddamento attraverso l'evaporazione.
Il sito dell'Esposizione sarà diviso in tre aree: la Città, il Boulevard e il Parco, in una progressione da 'urbano' a 'naturale' da ovest verso est. La Città dell'Ovest fungerà da Expo Village, e dopo l'evento diventerà campus universitario. Il Boulevard sarà un percorso pedonale attraverso tutti i padiglioni nazionali, mentre il Parco a est sarà ricoperto da una vegetazione lussureggiante. Uno dei padiglioni 'ammiraglia' sarà il complesso delle Vele di Calatrava, che ospiterà eventi pubblici mostrando anche la trasformazione di Tor Vergata.
Accanto alle Vele l'ingresso del sito espositivo fungerà da punto di accesso principale con una serie di nuovi collegamenti di Expo 2030 con il centro di Roma. A Palazzo Rivaldi, proprio accanto ai Fori Imperiali, ci sarà il 'padiglione teaser', un assaggio di Expo per invogliare i visitatori a raggiungere Tor Vergata. Il modo più affascinante per farlo sarà percorrere il lungo 'corridoio verde' ciclopedonale che collegherà l'area archeologica centrale della città alla Vela passando per l'Appia Antica e per il Parco degli Acquedotti. Ci sarà poi la possibilità di raggiungere il sito in metropolitana, con un prolungamento della linea C. Expo porterà con sé anche cantieri sull'anello ferroviario tra Valle Aurelia e Val d'Ala.
Interventi che si traducono in una portata economica, in caso di vittoria, molto significativa: il valore complessivo di Expo è stato calcolato in oltre 50 miliardi di euro, 30 milioni le presenze stimate, 11 mila nuove aziende a Roma e 300mila nuovi posti di lavoro per un effetto economico diretto da 10 miliardi, uno indiretto a breve termine di 18,2 miliardi e 5,5 miliardi di investimenti esteri.
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