Cronaca

Chiesa, cresce povertà a Genova, 'lavoratori mangiano per terra'

Sacerdote, 'pranzo fuori cantiere per centinaia da Bangladesh'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 22 DIC - Le nuove povertà che emergono a Genova, con almeno 150 persone che dormono per strada - "non era mai capitato in città un numero così alto" -, e con "centinaia di lavoratori del Bangladesh che in pausa pranzo mangiano seduti a terra intorno allo stabilimento" di Fincantieri, sono state evidenziate oggi dai componenti del collegio episcopale della diocesi durante il tradizionale incontro di Natale dell'arcivescovo Marco tasca con i giornalisti.
    "Abbiamo suonato il campanello di allarme sull'aumento delle persone per strada - ha detto uno dei sacerdoti intervenuti -.
    Quest'anno, per mettere tutti sotto un tetto avremmo bisogno di almeno 150 letti. Una buona metà sono in strutture ecclesiali della Caritas e delle parrocchie, dove ormai si iniziano a organizzare posti letto. Ci sono anche tensioni, come al centro di Banchi, dove al mattino vengono servite le colazioni e dove in due casi sono state chiamate le forze dell'ordine per gestire la situazione".
    "Siamo a livelli di guardia - denunciano i sacerdoti -, perchè nasce anche una nuova povertà di chi il lavoro lo ha ma lo stipendio non gli basta per le spese di un mese. E va a bagno in modo pesante se avviene un imprevisto come una visita medica urgente a pagamento".
    Il lavoro povero riguarda anche i lavoratori dei cantieri navali. "Quando il cantiere (Fincantieri, ndr) apre e chiude sembra un piccolo Bangladesh perchè di fatto tutte le attività sono subappaltate a ditte che hanno quasi esclusivamente manodopera di questa provenienza asiatica - ha spiegato uno dei membri del collegio episcopale -. All'ora di pranzo questi lavoratori escono a mangiare, non so se perchè non hanno accesso alla mensa interna o se perchè le condizioni economiche non glielo permettono, e stazionano a centinaia per un'ora intorno al cantiere, mangiando seduti sui marciapiedi o sulle panchine.
    Quando vanno via c'è un tappeto di bottiglie di birre che dovreste vedere. Sono realtà nuove che ci si pongono davanti e per le quali forse non abbiamo acceso la dovuta attenzione".
    (ANSA).
   

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