Cronaca

Uno Bianca: fratello Cc ucciso, complici sono ancora in giro

In occasione del 33/o anniversario dell'eccidio al Pilastro

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 04 GEN - "Sicuramente è una giornata di dolore, però la notizia della riapertura delle indagini, anche speriamo con l'aiuto del nostro esposto, ci dà un po' di fiducia, perché siamo sempre più convinti che dietro la Uno Bianca c'erano altre persone che sicuramente sono ancora in giro". Lo ha detto Alessandro Stefanini, fratello di Otello, uno dei tre carabinieri uccisi 33 anni fa al Pilastro dalla banda criminale della Uno bianca, in occasione delle celebrazioni dell'anniversario, poco prima dell'inizio della messa a suffragio delle vittime nella chiesa di Santa Caterina in via Campana a Bologna.
    "Anche qui allo stesso Pilastro ci sono lati oscuri, uno di questi è che mio fratello e gli altri due ragazzi dovevano essere fermi alla scuola invece erano in movimento - spiega Stefanini - Questa cosa lascia qualche dubbio come se fossero stati adescati o chiamati da qualche parte e arrivati qui al Pilastro, dove purtroppo sappiamo quello che è successo".
    Rispetto al nuovo fascicolo di indagine contro ignoti aperto dalla Procura di Bologna in seguito all'esposto presentato a maggio da alcuni familiari delle vittime, "confidiamo in tempi abbastanza stretti e siamo disponibili a dare una mano alla magistratura per fare luce. Dovrebbero risentire alcune persone che sono fondamentali - conclude Alessandro Stefanini - tra queste l'ex vice brigadiere Macauda che per noi è fondamentale per le indagini, lui sa sicuramente qualcosa che non ha detto quando è stato arrestato". (ANSA).
   

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