Cronaca

Il tribunale dispone la liquidazione giudiziale per Ki Group. Santanchè: 'Nessun ruolo nella società'

Accolta la richiesta della Procura di Milano. "C'è la volontà di screditare la mia immagine e reputazione" dice la ministra del turismo

La ministra per il Turismo, Daniela Santanche'

Redazione Ansa

Il tribunale fallimentare di Milano ha disposto la liquidazione giudiziale, ossia il fallimento secondo le vecchie procedure, di Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio food che era guidato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, poi uscita dalla compagine societaria. I giudici hanno accolto la richiesta della Procura di Milano. La società aveva chiesto l'ammissione al concordato semplificato. 

"In relazione all'apertura della liquidazione giudiziale della società Ki Group s.r.l., ed alle conseguenti notizie apparse su talune testate giornalistiche in riferimento ad un asserito caso Santanchè, intendo precisare che in detta società ho avuto tempo addietro un ruolo del tutto marginale ed oggi non ne ho alcuno". Lo dice la ministra Daniela Santanchè. "Le notizie secondo cui Ki Group farebbe (od avrebbe fatto) 'capo a me' forniscono dunque una rappresentazione non vera dei fatti e paiono ispirate esclusivamente dalla volontà di screditare la mia immagine personale e la reputazione della carica che ho l'onore di ricoprire". "In particolare, attraverso la società che fa a me capo, Immobiliare Dani s.r.l. - spiega la ministra del Turismo in una nota - ho detenuto e detengo in KI Group, sin dalla data di costituzione di essa, soltanto una insignificante partecipazione (pari al 5%). Sono stata presidente del consiglio di amministrazione, priva di deleghe, per pochi mesi (dal 30 aprile 2019 sino al 15 giugno 2020, data nella quale mi sono dimessa). Dal 14 settembre 2020 ho, poi, assunto il ruolo di consigliere, ancora senza alcuna delega gestoria ed ancora per pochi mesi, sino al 10 maggio 2021 - conclude Santanchè - data in cui ho dismesso definitivamente ogni funzione".

 La sentenza dei giudici (Macchi-Pipicelli-Rossetti) è stata depositata nel pomeriggio, dopo l'udienza che si era tenuta il 18 dicembre scorso e nella quale il procuratore aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi, titolari anche di diversi fascicoli sulle ex società di Santanchè, tra cui il noto caso Visibilia, avevano insistito per la liquidazione giudiziale di Ki Group srl, mentre i legali della società puntavano all'ammissione al concordato semplificato per salvare la srl.
    Con il verdetto di oggi, tra l'altro, si aprono a questo punto scenari per un'inchiesta per bancarotta a carico di amministratori ed ex della srl. Nelle scorse settimane avevano rinunciato all'istanza di liquidazione, invece, undici persone, tra dipendenti ed agenti di commercio, che si erano visti pagare o integralmente o un acconto dello stipendio e del Tfr che in precedenza non avevano avuto.
    Santanchè, in particolare, è stata presidente di Bioera, che controllava Ki Group, fino al febbraio 2022 (era nel cda dal 2012). Sempre in Bioera figurava come "responsabile delle relazioni con gli investitori" Canio Mazzaro, ex compagno della senatrice di Fdi.
    I pm di Milano hanno chiesto nei mesi scorsi anche la liquidazione giudiziale per Ki Group holding e per la stessa Bioera, altre due società del gruppo del bio, ma queste ultime, nel frattempo, hanno chiesto le cosiddette 'misure protettive' per i piani di risanamento, attraverso la composizione negoziata della crisi. 
   

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