(ANSA) - MILANO, 31 GEN - I farmaci contenenti "tramadolo",
ossia la cosiddetta "droga del combattente", raccolti dalla
segretaria di un medico a Milano, attraverso ricette false e con
l'aiuto di connazionali, potrebbero essere arrivati nelle zone
di guerra in Ucraina, per essere utilizzati da soldati. È quanto
si sta verificando nelle indagini dei carabinieri del Nas,
coordinate dal pm Daniela Bartolucci, che hanno portato in
carcere la segretaria di 48 anni.
La donna è la segretaria di un medico di base: è stata
arrestata stamani, nell'ambito di un'inchiesta dei carabinieri
del Nas di Milano, per "cessione di stupefacenti, truffa
aggravata e tentata truffa aggravata". Sarebbe riuscita a far
arrivare "medicinali, anche stupefacenti, verso le zone del suo
Paese di origine", ossia l'Ucraina. Tra questi il "tramadolo,
molecola recentemente inserita in tabella stupefacenti e famosa
con l'appellativo giornalistico di 'droga del combattente', per
gli effetti euforici prodotti dal suo uso improprio".
La donna, finita in carcere e che lavorava nello studio del
medico a Milano, come si legge in una nota della Procura, aveva
"la disponibilità delle credenziali di accesso del medico
nell'applicativo che consente di generare le cosiddette ricette
elettroniche dematerializzate". E "illecitamente prescriveva
farmaci, anche a effetto stupefacente, verso suoi conoscenti e
connazionali, senza alcuna visita medica preventiva e
utilizzando i dati di pazienti del tutto ignari tra gli
assistiti dello stesso medico". Così, con l'aiuto appunto dei
suoi connazionali, riusciva a fare "incetta" di farmaci, tra
cui la "droga del combattente", e a farli arrivare in Ucraina.
(ANSA).
'Droga combattente in Ucraina', verifiche arrivi in zone guerra
In carcere la segretaria di un medico, 'aiutata da connazionali'