(ANSA) - MILANO, 08 FEB - Sull' iscrizione all'anagrafe dei
figli di coppie omogenitoriali femminili che abbiano fatto
ricorso a procreazione medicalmente assistita all'estero la
Corte d'Appello civile di Brescia prende una decisione opposta a
quella che l'altro ieri ha visto la Corte d'Appello di Milano
accogliere il ricorso della Procura ed escludere la madre
intenzionale dall'atto di nascita di due figli accanto alla
madre gestante.
I giudici bresciani hanno infatti respinto il reclamo con cui
il Ministero dell'Interno voleva cancellare in un caso La madre
intenzionale dall'atto di nascita sul quale nel 2023 l'aveva
ammessa il Tribunale.
Un'nterpretazione evolutiva "che non può bollarsi come
sostitutiva del compito del legislatore, giacché il diritto
vivente è appunto anche intervenire colmando lacune a fronte
della inerzia protratta del legislatore".
Questo "in attesa e anzi auspicando che il legislatore
disciplini in modo organico la materia» per «meglio tutelare i
diritti dei bambini». (ANSA).
Giudici Brescia, legittime le trascrizioni figli di coppie donne
Collegio, dirittto è anche intervenire per inerzia legislatore