(ANSA) - BARI, 12 FEB - "Avevo pensato di prendermi una
bottiglia del veleno e di andarmene in campagna da me, per
togliermi la vita. Mentre che volevo bere ho visto una cosa
davanti agli occhi che dice 'se tu ti ammazzi Sarah non sarà mai
ritrovata'.
Misseri, però, continua ad autoaccusarsi del delitto.
"L'unico colpevole sono io", dichiara ancora.
Nel corso della trasmissione, il 69enne ricostruisce il
giorno del delitto: "Quel giorno non stavo bene. Avevo dolore
alla testa. Sul letto dormivano Sabrina e Cosima, Cosima aveva
detto di non suonare al citofono". Poi aggiunge: "Sarah è scesa
in garage, a me stava dando fastidio, io l'ho presa di spalle,
l'ho sollevata. Lei mi ha dato un calcio all'indietro e mi ha
preso nelle parti deboli. Mi è salito un caldo al cervello, l'ho
stretta forte...".
Misseri, parlando con Farwest, ribadisce che "la notte stessa
ho sognato Sarah che mi diceva 'zio ho freddo'". (ANSA).
Misseri, 'se mi fossi ucciso Sarah avrebbe avuto giustizia'
Lo zio di Scazzi da ieri è libero, 'sono io l'unico colpevole'