Si può "certamente parlare di un uso continuo e ripetuto di operazioni poco trasparenti e talvolta senza un'apparente ragione economica" e va verificato "come sono state gestite fiscalmente le suddette operazioni che generano disallineamenti tra gli effetti civilistici e gli effetti fiscali". Lo scrive il Codacons in un esposto presentato tre giorni fa alla Guardia di Finanza di Milano e Roma "su possibili situazioni di interesse poste in essere nell'ambito del gruppo societario facente capo" a Fedez, noto rapper e marito di Chiara Ferragni.
Negli allegati alla denuncia dell'associazione dei consumatori si fa riferimento anche ad una relazione di consulenza di Gian Gaetano Bellavia, commercialista e noto esperto di diritto penale dell'economia, in cui viene descritta "una trama societaria in cui si presentano e si ripetono tutti gli indici di pericolosità fiscale".
Non si vuole, sostiene il Codacons, "affermare che il 'gruppo Fedez' evade il fisco anche perché questa associazione non dispone di mezzi e potestà necessarie per verificarlo o affermarlo". Tuttavia, "in termini probabilistici, l'analisi dei fatti storici e delle esperienze porta a dire che questo tipo di azioni e comportamenti il più delle volte porta o è diretto anche a evadere il fisco". Nell'esposto di nove pagine l'associazione dà una "ricostruzione" del gruppo societario e degli "asset".
Il gruppo, si legge nella denuncia, "è saldamente in mano alla società Zedef che fa capo alla famiglia di origine di Fedez e cioè oltre a lui stesso, alla madre e al padre che rivestono anche le cariche societarie chiave nella società stessa". Nell'arco di cinque anni "si sono succedute - sostiene il Codacons - numerose operazioni straordinarie che hanno portato il gruppo ad assumere assetti sempre diversi".
La scelta di "attivare istituti come fusioni inverse e scissioni non proporzionali asimmetriche evidenzia la padronanza con sistemi consulenziali raffinati e di elevato grado di complessità che vanno oltre una semplice esigenza economica o di sviluppo, come peraltro emerge dalla lettura dei relativi atti notarili (estremamente articolati) e dai flussi finanziari". Sempre secondo l'esposto, "la fitta trama di rapporti di affari con nuovi soggetti che delinea l'allegata ricostruzione" rappresenta "un salto di qualità, in termini strategici". La situazione merita "un'analisi più ampia al fine di cogliere le ragioni strategiche sottostanti che, ancorché potenzialmente lecite, possono talvolta travalicare e deviare in una forma di 'potere occulto e trasversale'".
Codacons: Fedez disse in udienza 'non ho beni intestati'"Alla domanda se fosse intestatario di beni, ha risposto 'no, ho tutto intestato alle mie società'". Così avrebbe replicato Fedez ad una domanda del giudice in un processo per diffamazione a Milano nel 2020, stando all'esposto del Codacons presentato alla Gdf di Milano e Roma e in cui si chiede di indagare sul fronte fiscale sul gruppo societario del marito di Chiara Ferragni.
Per l'associazione dei consumatori quella risposta in udienza "in maniera sintetica ma efficace, fa emergere una personalità incline a 'sfruttare' a proprio vantaggio i meccanismi mediante cui si celano le ricchezze personali, situazione questa dove è molto frequente possano annidarsi situazione di elusione fiscale o di vera e propria evasione".
Fedez: 'Tecnicamente nullatenente, non mento al giudice'F"Durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati. Ho risposto la verità che non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo paese. Se avessi detto il contrario avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato".
Così Fedez ha commentato con Repubblica online quanto riportato in un esposto del Codacons che cita una sua udienza in un processo per diffamazione che si è tenuto a Milano nel 2020.
Per Fedez, gli articoli che riportano la sua risposta al giudice in quell'occasione "danno un'idea sbagliata ai lettori e alle lettrici riportando una mia dichiarazione in modo del tutto decontestualizzato".
Il Codacons ha chiesto alla Gdf una verifica fiscale e Fedez ha spiegato che "le mie società sono a disposizione per ogni eventuale controllo delle autorità competenti, non abbiamo nulla da temere o nascondere".
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