Cronaca

Dalla Thyssen a Brandizzo, una scia infinita morti bianche

Negli ultimi 15 anni centinaia di incidenti con vittime

Lo stabilimento delle Acciaierie ThysseKrupp di Torino

Redazione Ansa

Quello di oggi a Firenze è solo l'ultimo di una serie infinita di incidenti mortali sul lavoro avvenuti nei cantieri. Sono passati 15 anni da quello che è considerato come il peggiore avvenuto nell'Italia contemporanea, l'esplosione allo stabilimento di Torino della ThyssenKrupp, colosso tedesco specializzato nella lavorazione dell'acciaio. Il rogo causò la morte di sette operai del gruppo.
    Più recentemente, nella notte fra il 30 e il 31 agosto 2023 a Brandizzo (Torino) persero la vita 5 operai investiti da un treno regionale mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari: Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43, Saverio Giuseppe Lombardo, 52, Giuseppe Aversa, 49, e Kevin Laganà , 22.
    A Monopoli (Bari) il 24 maggio 2023 due operai, Vito Germano di 64 anni, e Cosimo Lomele di 62 sono morti in un cantiere edile. Secondo una prima ricostruzione, si trovavano all'interno di uno dei vasti scavi per le condutture dell'impianto fognario di un nuovo complesso edilizio, quando un costone roccioso si è staccato e li ha travolti.
    Il 12 giugno 2023 Giovanni e Filippo Colapinto, padre e figlio, sono morti a Gioia del Colle, in provincia di Bari, dopo essere caduti in una cisterna di vino, a causa delle esalazioni.
    Secondo le ricostruzioni, il padre, 81 anni, sarebbe caduto nel tentativo di salvare il figlio 47enne, scivolato mentre eseguiva le operazioni di pulizia.
    Era il 4 settembre 2023 quando all'interno di un cantiere a Corchiano, in provincia di Viterbo, alcuni operai stavano effettuando dei lavori sulla parete esterna di uno stabile dell'Ater. Improvvisamente si è verificato un crollo che ha coinvolto due lavoratori: un operaio edile di 54 anni è rimasto gravemente ferito ed è deceduto poco dopo in ospedale.
    L'11 dicembre 2023 un operaio di 28 anni, Mohammed Ali Fathi Abdelghani, è morto dopo essere stato colpito da una cassaforma metallica mentre stava lavorando in un cantiere dietro la Stazione Centrale di Milano.
    Il 20 luglio 2020 due operai di 53 e 29 anni, Stefano Fallone e Paolo Pasquali, che stavano lavorando alla ristrutturazione di un palazzo moderno in zona Vigna Murata a Roma sono precipitati nel vuoto dall'ottavo piano del palazzo mentre tagliavano una trave di cemento. L'impalcatura ha ceduto e il volo di 20 metri è stato fatale.
    Il 5 aprile 2018 due operai, un italiano di 50 anni, Giuseppe Greco, residente a Isola Capo Rizzuto e un cittadino straniero di 35 anni, Petru Chiriac Dragos, residente a Rocca di Neto, sono morti a Crotone sulla strada che porta a Capo Colonna. Le vittime erano impegnate nei lavori per il rifacimento del marciapiede sulla strada costiera, per il prolungamento del lungomare, quando è crollato un muro che li ha travolti e uccisi.
    L'11 gennaio di quest'anno a Valfabbrica (Perugia), un operaio di poco meno di 50 anni originario di Todi (Perugia) è morto dopo essere stato travolto dalla terra mentre si trovava all'interno di uno scavo per la riparazione di un tratto del sistema fognario nella zona di Valfabbrica. Ieri un operaio quarantenne ha perso la vita dopo essere stato investito da un mezzo in movimento in un'azienda di Longhena, nel Bresciano.

   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it