Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico ed ha una attività narcotica come la morfina o l'eroina ma è da 50 a 100 volte più potente della morfina e 30-50 volte più forte dell'eroina. Nel mondo, e soprattutto negli Usa, è scattato l'allarme per il dilagare di tale sostanza che sta uccidendo una media di 180 persone al giorno. Ma ancora più potenti sono altri oppiacei sintetici simili al Fentanyl e sintetizzati illegalmente, che risultano addirittura 100mila volte più forti della morfina. A tracciare l'identikit di queste nuove sostanze, che sempre di più stanno rimpiazzando l'eroina anche a seguito dello stop alla produzione di oppiacei in paesi come l'Afghanistan, è la presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani, Sabina Strano Rossi, che avverte: bastano solo 1 o milligrammi di tali sostanze per uccidere.
Il Fentanyl, spiega l'esperta intervenuta alla presentazione a Palazzo Chigi del 'Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici', è sintetizzato completamente in laboratorio. E' un farmaco utilizzato per la sedazione in anestesiologia, per curare pazienti con dolore cronico che non rispondono ad altre terapie e nei pazienti oncologici. E' iscritto nella tabella 1 del dpr 309/90 sulle sostanze stupefacenti e deve essere prescritto con ricetta medica non ripetibile. Il problema è che può essere utilizzato per scopi diversi da quelli terapeutici e può essere sintetizzato illecitamente in laboratori clandestini, come i suoi analoghi. I suoi effetti principali sono la depressione del sistema nervoso centrale e la depressione del respiro che conducono alla intossicazione acuta, al contempo determina un effetto euforizzante. Proprio la depressione del sistema respiratorio può provocare coma e decesso per soffocamento.
Esiste però un antidoto al Fentanyl e agli altri oppiacei: è il naloxone, che può rapidamente invertire gli effetti di tali sostanze. Il naloxone viene commercializzato come prodotto farmaceutico in Europa e le farmacie ne devono essere obbligatoriamente provviste. Il Fentanyl e simili hanno però un effetto più potente della morfina o eroina ed una durata d'azione più prolungata dell'antidoto, e dunque, rileva Rossi, ne possono essere necessarie varie dosi per contrastare l'effetto dell'oppiaceo sintetico. A preoccupare oggi, sottolinea, "è proprio la presenza nel mercato illecito anche di altri oppiacei simili al Fentanyl che sono ancora più potenti.
Questo vuol dire che è sufficiente che lo spacciatore si sbagli di poco nella preparazione della dose perché il soggetto possa andare facilmente incontro ad una overdose". Il naloxone, in questi casi di derivati super potenti del Fentanyl, mette in guardia l'esperta, "può essere meno efficace e sono necessarie più dosi per poter contrastare l'intossicazione acuta. Tutto questo può portare a delle criticità se non si hanno scorte di naloxone sufficienti ad esempio in Pronto soccorso". C'è inoltre anche il rischio dell'uso di tali droghe come "sostanze incapacitanti per commettere ad esempio reati sessuali". A fronte di tutto questo, conclude Rossi, "la prevenzione dell'utilizzo di questi oppiacei sintetici al di fuori degli usi terapeutici è assolutamente fondamentale in questo momento".