Cronaca

Post sessista del preside, studenti in piazza contro patriarcato

In centinaia a Imperia hanno manifestato con genitori e docenti

Redazione Ansa

(ANSA) - IMPERIA, 12 MAR - Centinaia di studenti, in primis del Liceo Viesseux, ma anche degli altri istituti scolatici di Imperia, con al fianco numerosi genitori e insegnanti, sono scesi in piazza stamani contro il preside Paolo Auricchia che nel commentare su LinkedIn un episodio di cronaca sportiva con un'assistente di linea rimasta ferita nello scontro con una cameraman ha scritto: "Si vabbè.. . però oggettivamente, se fosse stata in cucina a preparare le tagliatelle, non si sarebbe fatta male tesoro". "L'obiettivo di questa manifestazione - ha dichiarato Alessandro Di Masi, rappresentante degli studenti - è dimostrare il malcontento di noi studenti in primis, ma anche di coloro che sono intorno a noi, docenti e genitori, sull'uscita assai infelice del nostro dirigente scolastico. E' bello vedere piazza Roma gremita di gente anche e adesso cercheremo di far passare il messaggio anche alle istituzioni, sperando che qualcosa su muova".
    "Il sessismo non è un'opinione… tesoro", "Fuori il patriarcato dalle scuole" e "Non è libero l'uomo che opprime la donna" sono alcuni degli slogan mostrati dagli studenti, lungo il tragitto che porta a piazza della Vittoria, nei pressi del municipio, dove è proseguito il dibattito.
    "Ritengo inammissibile che qualcuno con un ruolo così importante da educatore, come il preside, se ne esca con dichiarazioni figlie di una cultura patriarcale da cui cerchiamo di liberarci - affermano le rappresentanti della Rete degli studenti medi -. Sicuramente questi ruoli così importanti di formazione non possono essere ricoperti da persone che ricadono in pregiudizi e preconcetti". Presente anche Laura Amoretti, consigliere di partita della Regione Liguria. "Sono qui a sostenere i giovani e le future generazioni, non possiamo ammettere frasi sessiste come quelle scritte da un dirigente scolastico. Ancora più grave per il ruolo che quella persona sta rappresentando. Non c'è pubblico e privato nel momento in cui si assume un ruolo di questo genere". (ANSA).
   

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