Cronaca

Odissea nel Mediterraneo, tra naufragi e salvataggi.  59 i migranti recuperati. Operazione Guardia costiera e ong

Nella notte naufraga un barchino a largo di Lampedusa, salvati 44 migranti. Un minorenne è disperso.

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Redazione Ansa

Nel Mediterraneo non si fermano i tentativi di raggiungere le coste italiane da parte di imbarcazioni di fortuna cariche di migranti.

Un'operazione congiunta tra la Mare Jonio, imbarcazione della Ong Mediterranea, e una motovedetta della Guardia Costiera ha permesso di soccorrere 59 persone, tra cui 2 donne incinte, che si trovavano su un'imbarcazione in difficoltà perché sovraffollata. Il salvataggio, secondo quanto riporta l'ong Mediterranea, è avvenuto a 43 miglia a sud di Lampedusa. Il Rescue Team di Mare Jonio ha stabilizzato la barca in pericolo, ha distribuito i giubbotti di salvataggio e ha trasferito sulla motovedetta della Guardia Costiera Italiana le prime naufraghe.

Quarantaquattro migranti, fra cui 11 donne e 3 minori, sono stati salvati, durante la notte, al largo di Lampedusa dopo che il barchino sul quale viaggiavano è affondato. Un minore è disperso. L'imbarcazione in ferro di 7 metri, salpata da Sfax in Tunisia, all'improvviso è colata a picco e i naufraghi sono rimasti aggrappati alle camere d'aria, per circa 10 minuti. Ad intervenire, issandoli a bordo, è stata la nave ong "Mare Go" che li ha in seguito trasbordati su una motovedetta della guardia costiera.

Secondo i racconti dei naufraghi, originari di Burkina Faso, Guinea Conakry, Mali e Senegal, all'appello manca un ragazzo. Sono in corso, nell'area del naufragio, le ricerche.
I 44 sbarcati all'alba a Lampedusa fanno parte dei 620 approdati complessivamente sull'isola a partire dalla mezzanotte. 

 Quindici migranti, fra cui 2 minori, sono stati ritrovati, dall'equipaggio dell'assetto svedese di Frontex, sull'isolotto di Lampione. I tunisini erano stati avvistati mentre erano a bordo di due gommoni di 3 metri ciascuno: solo uno con il motore che, di fatto, trainava il secondo gommone. I natanti sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Lampedusa e i 15 sono stati portati sulla maggiore delle isole Pelagie. Stanno raccontando d'essere partiti da Tabulba in Tunisia dopo aver pagato 8mila dinari per la traversata che è stata fatta a vista, ossia senza applicazioni di cellulari, né bussola. 

A Lampedusa 620 migranti nella notte su 13 barche

 Sono 620 i migranti sbarcati, a partire da mezzanotte a Lampedusa, dopo che le motovedette della Capitaneria, della guardia di finanza e dell'assetto Frontex, hanno soccorso 13 imbarcazioni. Ieri, sull'isola, ci sono stati 11 sbarchi, 4 dei quali poco prima di mezzanotte, con 408 persone.

All'hotspot di contrada Imbriacola, al momento, ci sono 1.087 migranti. Ieri sera, su disposizione della prefettura di Agrigento, 380 sono stati imbarcati sul traghetto di linea che è appena giunto a Porto Empedocle. 

Dispersa è una bimba di 15 mesi

 È una bambina di 15 mesi la dispersa in mare dopo il naufragio verificatosi, durante la notte, al largo di Lampedusa. All'hotspot di contrada Imbriacola c'è la mamma che non riesce a darsi pace. La donna, quando il barchino è affondato, a mezzanotte e mezza circa, non è riuscita a tenere stretta a se la piccola che è annegata.
Stando ai racconti dei 44 sopravvissuti, il barchino di ferro di 7 metri è partito da Sfax in Tunisia alle ore 22 di giovedì scorso. I 45 migranti hanno pagato mille euro a testa per la traversata che s'è mossa, puntando verso la Sicilia, utilizzando l'applicazione di un cellulare. 

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