(ANSA) - VICENZA, 24 MAR - Ad una donna con cane guida
sarebbe stato rifiutato l'accesso ad un ambulatorio medico a
Vicenza. Lo denunciano i consiglieri regionali del Pd, Andrea
Zanoni e Chiara Luisetto rilevando che "nell'ambito di progetti
specifici, oggi i cani possono accedere perfino ai reparti di
oncologia pediatrica per programmi preziosissimi di pet terapy"
e che "è quindi spiazzante apprendere che nel 2024 una struttura
sanitaria pubblica del Veneto neghi l'accesso nei propri luoghi
al cane guida di una paziente.
I due esponenti del Pd riferiscono che una giovane studentessa
vicentina "si è sentita dire da una infermiera e da un medico di
un ambulatorio dell'Ulss presso il quale aveva un appuntamento
che il suo cane guida Opale non poteva entrare nella struttura".
"Quanto accaduto addolora e ci tocca - proseguono - Conosciamo
tantissimi medici e infermieri sensibili, ma altrettanto
chiaramente la vicenda ci dice che, forse, le procedure e la
formazione nelle Ulss venete non sono sufficienti a mettere
tutto il personale sanitario nelle condizioni di riconoscere e
gestire casi simili. Questo - concludono - è molto grave dal
momento che il cane guida è indispensabile all'autonomia della
persona, e ostacolarne la mobilità significa di fatto limitare
il diritto alla salute e alla cura della persona non vedente o
ipovedente". (ANSA).
Consiglieri denunciano, donna con cane guida rifiutata da medico
Esponenti Pd, negato accesso a studentessa vicentina