Cronaca

Gratteri: 'Non aderisco alle correnti, sui test parlo per me'

"Non rispondo per altri, dico quello che penso"

Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri

Redazione Ansa

 "Io rispondo per me, non faccio parte di nessuna corrente, mi sono costruito una vita libera e posso permettermi il lusso di dire quello che penso nei confronti di chiunque. Non rispondo per gli altri". Così il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, intervenuto a Radio 24 al talk "Uno, nessuno e 100Milan", sul caso dei test psicoattitudinali per i futuri magistrati approvati dal Governo.

In precedenza Gratteri aveva ribadito la posizione già espressa ieri: sì ai test ma estesi anche a chi ha responsabilità di governo, compresi i narco test. "Non ho detto di non farli - ha ribadito oggi - ho detto che, se è cosi importante farli per il buon funzionamento della Pubblica amministrazione, facciamoli anche per chi ha responsabilità più alte dei magistrati". 

"Se ci preoccupiamo della salute psichica dei magistrati - ha ribadito Gratteri - preoccupiamoci anche di chi sta sopra o ha responsabilità enormi. Siamo disponibili anche a controlli periodici ma facciamolo per tutti".
    "Quello che posso dire - ha proseguito il magistrato - è che si sta discutendo di tutto tranne che di ciò che serve per velocizzare i processi e rendere qualitativamente migliore il sistema processuale penale e detentivo. Di ciò che serve per rendere più efficiente e performante il sistema detentivo non si sta più discutendo, soprattutto dalla Cartabia in poi".
   

   Sollecitato dai conduttori Gratteri ha ricordato le sue proposte per rendere migliori i processi: "A costo zero si potrebbe fare il tribunale distrettuale o rivedere le piante organiche dei magistrati, ridurre più del 50% i magistrati fuori ruolo che anziché scrivere sentenze sono nei ministeri a fare i consulenti. Al ministero degli Esteri - ha concluso - anziché un magistrato si potrebbe prendere un professore associato di Diritto Internazionale o Diritto Europeo".
   

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