Ecco le tappe principali della vicenda Salis.
- 9-11 FEBBRAIO 2023 Durante le celebrazioni a Budapest del Giorno dell'Onore, un evento organizzato per celebrare un battaglione nazista che si oppose all'avanzata dell'Armata russa nel 1945, si verificano almeno cinque attacchi contro militanti di estrema destra per mano di partecipanti a una contro-manifestazione.
- 11 FEBBRAIO 2023 Ilaria Salis, insegnante di scuola elementare a Monza e attivista antifascista, viene arrestata mentre si trovava a bordo di un taxi insieme con due altri cittadini tedeschi. Lei e Tobias Edelhoff sono stati accusati di violenza e lesioni, la terza arrestata deve rispondere di aver pianificato gli attacchi. I magistrati contestano all'italiana sia il reato di lesioni personali che quello di appartenere all'organizzazione antifascista Hammerbande, che ha come obiettivo quello di 'colpire' a martellate presunti neonazisti. Per l'accusa Salis avrebbe partecipato a due atti di violenza del 10 febbraio. Uno contro un uomo - scambiato per un estremista di destra a causa del suo abbigliamento militare - in piazza Gazdagréti, e un altro contro il musicista di estrema destra László Dudog, le cui foto con il volto tumefatto fecero poi il giro del web.
- GIUGNO 2023 Viene respinta la prima di tre istanze della difesa di Salis per ottenere gli arresti domiciliari in Italia.
- NOVEMBRE 2023 Ilaria è rinviata a giudizio con la richiesta da parte della Procura di 11 anni di reclusione.
- 11 GENNAIO 2024 Il primo a interessarsi del caso, rispondendo a un'interrogazione di Peppe De Cristofaro durante il question time al Senato, è stato il ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Faremo di tutto - disse - per un affievolimento della sua situazione".
- 31 GENNAIO 2024 Ilaria Salis consegna al consolato italiano un memoriale di 18 pagine nel quale descrive le sue condizioni in carcere a Budapest. "Sono trattata come una bestia al guinzaglio", uno dei passaggi. "Da tre mesi - scriveva - sono tormentata dalle punture delle cimici nel letto", "l'aria è poca, solo quella che filtra dallo spioncino".
- 29 GENNAIO 2024 Inizia il processo. Le immagini di Salis con le manette e le catene a piedi e polsi scatenano una polemica internazionale. In quell'occasione l'altro imputato tedesco si è dichia colpevole, ottenendo una condanna a 3 anni di reclusione. Al contrario, Ilaria Salis continua a professare la sua innocenza rinunciando al patteggiamento.
- 30 GENNAIO 2024 La presidente del consiglio Giorgia Meloni sente il suo omologo Viktor Orbàn chiedendo il "rispetto dei diritti" e un "giusto processo" per l'imputata italiana pur nel rispetto dell'indipendenza della magistratura. Costante l'interessamento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in contatto con i rappresentanti diplomatici in Ungheria. "Questa volta mi sembra che si sia ecceduto", è stato il suo commento subito dopo aver visto le immagini delle manette ai polsi e delle catene alle caviglie.
- 5 FEBBRAIO 2024 Tajani e Nordio hanno ricevuto separatamente il padre di Ilaria Salis. I ministri hanno evidenziato che i principi di sovranità giurisdizionale di uno Stato impediscono ogni interferenza nella conduzione del processo e nel mutamento dello status libertatis dell'indagato.
- 8 MARZO 2024 "È stata imboccata la strada giusta" dal punto di vista procedurale, ha aggiornato il ministro Nordio. "Per un anno - ha specificato - erano stati chiesti gli arresti domiciliari in Italia, cosa che non era consentita dalla procedura e dagli accordi internazionali".
- 28 MARZO 2024 Respinta nuovamente la richiesta dei domiciliari questa volta in Ungheria. La prossima udienza il 24 maggio: saranno ascoltati una vittima e due testimoni.
La storia di Ilaria Salis, dall'arresto alle catene in aula
In carcere l'11 febbraio 2023, i domiciliari respinti più volte