Il motivo di quel colpo di testa, forse anche solo un viaggio solitario, lontano da tutti, lo spiegherà alla Procura di Lecco dopo la Pasqua e l'avrebbe già accennato ai suoi genitori che dopo otto giorni di angoscia e appelli perché tornasse hanno potuto riabbracciarlo. Edoardo Galli, 16 anni, con doppio passaporto, italiano e russo per via della madre, il 21 marzo doveva andare a scuola a Morbegno, in provincia di Sondrio, ma non vi era mai arrivato. Così come non era più tornato a casa. Staccato il cellulare, aveva preso un treno dalla località della Valtellina ed era arrivato a Milano. Qui, quel giorno, lo si era visto nelle immagini che i carabinieri di Lecco avevano acquisito. Poi più nulla.
I militari hanno esteso le ricerche a livello internazionale e la notte del 27 marzo Edoardo è stato controllato dalla polizia croata al confine di Karasovici-Sutorina con il Montenegro dove era giunto a bordo di un pullman. È partito l'allerta alle forze dell'ordine italiano e il ragazzo, ovunque volesse andare, ha capito che era un'impresa impossibile e ha ripreso la strada di casa.
Di prima mattina una donna ha visto un ragazzo allampanato che nella sala dei Mosaici della Stazione Centrale di Milano stava facendo un biglietto. L'ha riconosciuto grazie alle fotografie che prefettura e carabinieri avevano diffuso e apparse in tv e sui social e ha avvertito il personale della security che è in servizio in stazione. Sono stati chiamati gli agenti della Polfer che l'hanno avvicinato e con calma l'hanno identificato: era Edoardo che è subito stato portato negli uffici, al piano superiore, lungo i binari, dove i genitori hanno potuto abbracciarlo, sciogliendo l'angoscia e la tensione che li hanno attanagliati per oltre una settimana.
"Ringrazio le forze dell'ordine e tutte le persone che ci hanno aiutato in questa settimana terribile - ha detto suo papà visibilmente commosso -. Io ho finito le lacrime. Siamo felicissimi che Edoardo stia benissimo e che aveva già in mano il biglietto per Colico. La cosa più bella è che sta benissimo".
Di una "emozione enorme" ha parlato sua mamma che invece piangeva di gioia: "Anche lui era emozionato. Ringraziamo tutti voi, anche i ragazzi della scuola. Gli vogliono tutti bene". "Il ringraziamento va a tutti loro, a tutti gli amici, alla scuola, al Comune a tutti quelli che ci hanno aiutato in questa settimana terribile, compresi voi - ha ancora detto ai giornalisti il papà -. Adesso vi chiediamo in questi giorni di lasciarci un po' tranquilli".
Per chiarire gli interrogativi che ancora aleggiano c'è tempo. Edoardo avrebbe sempre viaggiato da solo e la prima preoccupazione dei militari è che non si trovasse in compagnia di persone che avrebbero potuto fargli del male. Chi lo conosce ha raccontato che non aveva mai espresso particolari sentimenti riguardo il conflitto Ucraina-Russia, altra pista apparsa inconsistente; dovrà raccontare dove ha trascorso le notti, se qualcuno l'ha ospitato e quanto denaro aveva cosè. Denaro che comunque non poteva durare per molto tempo.
A scuola, dove Edoardo ha sempre riportato voti alti lo aspettano: "Siamo tutti felicissimi e sollevati. Ora ci aspetta veramente una buona Pasqua e non chiedevamo altro. Ci stringiamo intorno a Edo e alla sua famiglia in questo momento di tanta serenità. I compagni e i professori non vedono l'ora di poterlo riabbracciare, ovviamente quando sarà possibile", ha detto Elisa Gusmeroli, la dirigente scolastica del suo liceo.
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