(ANSA) - PERUGIA, 09 APR - Puntano all'assoluzione di Amanda
Knox anche dal reato di calunnia i difensori della scrittrice
americana, già dichiarata definitivamente estranea all'omicidio
di Meredith Kercher, nel processo in programma domani alla Corte
d'assise d'appello di Firenze. La giovane non sarà in aula ma
resterà negli Usa "dove è impegnata a occuparsi dei suoi due
figli piccoli, uno dei quali nato da poco" ha spiegato all'ANSA
l'avvocato Carlo Dalla Vedova, suo legale storico.
I giudici toscani dovranno nuovamente pronunciarsi sulla
condanna a tre anni di reclusione (comunque già scontati) per
la calunnia contestata a Knox in danno di Patrick Lumumba per
quanto da sostenuto nelle prime fasi delle indagini
sull'omicidio Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo
novembre del 2007. Il nuovo processo sarà celebrato dopo che la
quinta sezione penale della Cassazione, accogliendo un'istanza
dei difensori dell'americana, gli avvocati Dalla Vedova e Luca
Luparia Donati ha revocato e annullato le sentenze con le quali
è stata condannata per avere coinvolto Lumumba, poi riconosciuto
estraneo e quindi prosciolto. Una decisione resa possibile dal
nuovo articolo, il 628 bis, del codice di procedura penale che
prevede la possibilità di chiedere che vengano eliminati "gli
effetti pregiudizievoli" derivanti da una violazione che sia
stata accertata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo,
quella del diritto di difesa nel caso di Knox.
Di certo Knox non potrà subire una condanna più pesante dei
tre anni che le sono stati inflitti per la calunnia (alla quale
si proclama estranea) e già scontati con i quasi quattro
passati in cella tra il 6 novembre del 2007 e il 4 ottobre del
2011 quando venne assolta nel processo d'appello celebrato a
Perugia e quindi scarcerata. (ANSA).
Meredith, la difesa Knox vuole assoluzione anche per la calunnia
Il caso in aula dopo decisioni Corte europea e Cassazione