Cronaca

Falso in bilancio e truffa aggravata, Santanchè verso 2 processi

Entro 20 giorni ministra potrà chiedere l'interrogatorio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 APR - Con la chiusura dell'inchiesta per falso in bilancio nelle comunicazioni di Visibilia Editore spa, la ministra del Turismo Daniela Santanchè rischia adesso un altro processo oltre a quello per truffa ai danni dello Stato.
    In questa fase i difensori hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere l'interrogatorio degli indagati, 17 in tutto, tra cui anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero. Poi la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio.
    Secondo quanto emerso dagli accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziario della Gdf, coordinato dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dai pm Marina Gravina e Luigi Luzi, i bilanci sarebbero stati truccati per sette anni, tra il 2016 e il 2022 per nascondere "perdite" milionarie e consentire all'impresa di rimanere in piedi. Soltanto tre settimane fa, la Procura milanese ha chiuso le indagini per truffa aggravata sulla cassa integrazione a zero ore nel periodo dell'emergenza Covid. Allo stato, la difesa della ministra non ha chiesto l'interrogatorio.
    Stralciata dal procedimento principale, invece, l'accusa di bancarotta che le veniva contestata insieme a quella di falso in bilancio, in quanto per nessuna delle società del gruppo Visibilia è intervenuta la dichiarazione di insolvenza. Lo stralcio prelude a una probabile richiesta di archiviazione.
    Restano aperti poi altri filoni giudiziari per la ministra: la compravendita della villa di Forte dei Marmi acquistata da Kunz e da Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, e altri sul dissesto del gruppo Ki Group-Bioera, nel quale pure Santanchè ha avuto cariche e quote.
    (ANSA).
   

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