Dopo gli incidenti all'arrivo della comunità ebraica in piazza Duomo a Milano al termine del corteo del 25 Aprile, i poliziotti sono stati costretti a intervenire nuovamente, sempre in piazza Duomo, per contenere un gruppo di manifestanti del presidio organizzato dai giovani palestinesi a cui hanno partecipato anche realtà antagoniste. Gli attivisti hanno, tra l'altro, lanciato una bottiglia contro gli agenti in tenuta antisommossa. Quindi, al termine degli interventi dal palco, una parte dei manifestanti pro Palestina ha lasciato piazza Duomo per dirigersi, sempre monitorato dalle forze dell'ordine, lungo via Broletto in direzione di largo Cairoli. La Questura ha fatto sapere che "alcune centinaia di persone" si trovano al momento in Foro Bonaparte.
Incidenti in piazza Duomo a MilanSpintoni, schiaffi e bastonate in piazza Duomo a Milano quando al termine del corteo del 25 Aprile è arrivata la comunità ebraica con i suoi striscioni. Gli incidenti sono durati pochi minuti. La Questura ha spiegato che si è trattato di "un gruppo di giovani nordafricani esagitati", alcuni con bandiere palestinesi, che hanno messo in difficoltà anche il cordone dei City Angels. In piazza subito sono intervenuti gli agenti in tenuta antisommossa che hanno riportato la calma. Due manifestanti sono stati fermati e portati in Questura.
I manifestanti hanno inveito contro gli esponenti della comunità ebraica e hanno tentato di avvicinarsi a cameramen e fotografi che stavano riprendendo gli incidenti. Mezz'ora dopo, alle 16.30, i pro Palestina che stazionavano in piazza Duomo da prima dell'inizio del corteo, hanno sfondato le transenne tentando più volte - sempre senza esito per l'intervento delle forze dell'ordine - di avvicinarsi al palco.
Antonio Scurati legge il suo monologo con un garofano rossoAntonio Scurati legge il suo monologo dal palco della manifestazione nazionale per la festa della liberazione a Milano. E tiene in mano un garofano rosso, simbolo del Partito socialista, partito di Giacomo Matteotti di cui ricorrono i cento anni dell'assassinio.
Palestinesi contestano corteo 25 aprile in piazza Duomo
E' arrivato in piazza Duomo fra fischi e contestazioni il corteo del 25 aprile in corso a Milano. Ad attendere le persone che hanno sfilato per le vie della città i militanti del presidio organizzato dai Giovani Palestinesi al quale hanno aderito anche le realtà antagoniste. C'è stato da parte loro un tentativo di sfondare le transenne che separano la piazza dal palco ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. Fischi e urla 'assassini assassini" e "vergogna", hanno accolto il corteo. I pro Palestina hanno fischiato anche l'inno d'Italia e il sindaco Giuseppe Sala. (ANSA).
25 aprile a Roma Est, nel nome delle borgate di Ilaria Salis e della PalestinaContestata a Milano la comunità ebraica: "Assassini"
"Fuori i sionisti dal corteo" ha scandito il gruppo di filopalestinesi e Carc posizionato al centro di corso Venezia al passaggio della comunità Ebraica alla manifestazione del 25 Aprile a Milano. "Ve la diamo noi l'economia di guerra. Schlein, Meloni a zappare la terra" hanno urlato ripetendo '"assassini" "siete come Hitler". Qualche spintone tra forze dell'ordine e manifestanti per evitare il contatto fra i due gruppi quando è passata una bandiera d'Israele.
'Partigiano stupratore', sfregio ad una lapide a RomaUna scritta con vernice rossa 'Partigiano stupratore assassino' sulla lapide per il 25 aprile di Forte Bravetta. Ne danno notizia Elio Tomassetti, presidente del Municipio Roma XII e Daniela Cirulli, presidente dell Anpi XII. "Inizia così il nostro 25 aprile - affermano - I fascisti, d'altronde non cambiano mai. Questo gesto dimostra l'attualità della lotta antifascista oggi e un motivo in più per essere tanti nei luoghi in cui deporremo le nostre corone in ricordo dei martiri della Resistenza, e per essere dalle 12.30 fino a sera a Forte bravetta. Ringraziamo la Questura di Roma e il Servizio decoro di Roma Capitale che sono già a lavoro per coprire questo scempio".
Scurati parlerà sul palco di Milano
Antonio Scurati interverrà sul palco della manifestazione nazionale per il 25 aprile a Milano.
Nei giorni scorsi il segretario dell'antifascismo milanese Primo Minelli aveva detto che ci stava lavorando con il sindaco. Oggi Sala al suo arrivo al corteo ha detto che sul palco ci sarà una sorpresa. E lo stesso scrittore lo ha confermato mentre sfilava nel corteo, senza specificare se leggerà il monologo sul 25 aprile che non è stato trasmesso dalla Rai.
Fischi e 'buuh' di disapprovazione sono stati indirizzati al ministro della giustizia Carlo Nordio durante il discorso che stava svolgendo stamane in piazza a Treviso per la festa del 25 aprile. Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti "è una domanda retorica, perchè avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti". E' stato a questo punto che si sono levati i fischi dalla folla presente in Piazza dei Signori. Nordio non si è interrotto e ha continuato il suo discorso commemorativo.
Ilaria Salis: "L'Italia sia dalla parte giusta della storia"
"Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all'ingiustizia del mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile". Queste le parole di Ilaria Salis lette dal padre Roberto sul palco della manifestazione Anpi, a Roma.
Saluti romani dei Do.Ra: "Ricordiamo i veri eroi"
I Do.Ra hanno tirato dritto come già dichiarato dal leader del gruppo nazifascista con sede ad Azzate (Varese) Alessandro Limido e stamani hanno reso omaggio "ai camerata uccisi dal nemico mentre combattevano per la patria - ha detto lo stesso Limido - Questi sono i veri eroi". All'iniziativa anche saluti romani e uno striscione inneggiante alla patria. Alle 9 i militanti della Comunità dei Dodici Raggi erano al cimitero di Ganna, un'ora dopo i circa 30 partecipanti al '25 aprile fascista' hanno raggiunto il cimitero di Sant'Ambrogio di Varese dove ad attenderli c'erano i familiari di un "camerata ucciso dai comunisti senza processo".
"Il fascismo aveva in realtà, da tempo, scoperto il suo volto, svelando i suoi veri tratti brutali e disumani. Come ci ricorda il prossimo centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana.
Mattarella: "Senza memoria non c'è futuro"
"Occorre - oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi" nazifasciste "e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c'è futuro". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana.
"All'infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l'innegabile, provando a smentire l'accaduto, cercando di definire false le notizie dell'eccidio e irridendo i testimoni". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana.
Giovani palestinesi: "Ci prendiamo piazza Duomo"
"Vogliamo riprenderci questa piazza e riprenderla sul serio, non in modo performativo per questo abbiamo deciso di organizzare un momento di lotta che si terrà in piazza Duomo alle 13:30": così hanno spiegato a radio Onda d'urto i giovani palestinesi e le realtà antagoniste che oggi si sono date appuntamento a Milano. In alcune storie su Instagram i giovani palestinesi lamentano che non è stata accolta la loro richiesta di parlare dal palco della manifestazione nazionale del 25 aprile e che lo spezzone palestinese è stato relegato in coda al corteo: "Noi non sottostiamo al Pd e ai sionisti: portiamo la Palestina in piazza Duomo".
Tensione a Roma tra ebrei e pro PalestinaTensione tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina a Roma, a Porta San Paolo, nel corso delle celebrazioni per il 25 Aprile. Tra i fischi e gli insulti è stato lanciato anche qualche petardo. A ogni "Free Free Palestine" dei movimenti pro Palestina sono seguiti insulti e gestacci dalle file della Brigata ebraica. Sono volati anche barattoli contro i movimenti pro Palestina e sassi contro i cronisti. Diversi cordoni di polizia hanno tenuto separati i manifestanti.
Mattarella depone una corona al Milite ignoto
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto, all'Altare della Patria, durante la commemorazione del 25 Aprile. Alla cerimonia per la festa della Liberazione hanno partecipato le massime cariche istituzionali, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana e quello della Corte costituzionale Augusto Barbera. Deposta la corona, Mattarella si è fermato davanti al monumento al Milite ignoto per un momento di raccoglimento, mentre veniva intonato il Silenzio. Al termine, Mattarella ha salutato le autorità presenti. A differenza degli anni passati, l'enorme cantiere per la metropolitana di Roma al centro di piazza Venezia ha impedito la presenza di pubblico.
Dalle file della Brigata ebraica sassi contro i cronisti
Alcuni sassi sono stati lanciati verso i cronisti che riprendevano dalle file della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 Aprile a Porta San Paolo a Roma. Un manifestante della Brigata ebraica ha poi cercato di forzare il cordone della polizia per raggiungere il presidio pro Palestina ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine.
Fischi e insulti tra i manifestanti a RomaMomenti di tensione a Porta San Paolo a Roma, dove si stanno svolgendo le celebrazioni del 25 Aprile. "Fascisti", è il grido che parte dal presidio dei movimenti palestinesi al gruppo della brigata ebraica, e ancora "Fuori Israele dalla storia". "Basta alla violenza di chi giustifica un altro genocidio nei giorni nostri", scandisce un ragazzo di Cambiare Rotta a cui rispondono con fischi e insulti. La polizia ha creato due cordoni di sicurezza tra i gruppi.
Brigata ebraica a movimenti palestinesi, 'assassini'"Terroristi" e "assassini". E' il grido partito dal corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense, a Roma. I due presidi si sono avvicinati, a dividerli il cordone della polizia, mentre gli esponenti della comunità ebraica depongono la corona di fiori.
25 aprile: movimenti palestinesi, 'mai più genocidio'Sono arrivati a piazzale Ostiense i primi partecipanti al presidio per il 25 aprile "antifascista e antisionista" organizzato dai movimenti palestinesi. "Fuori i genocidi dalla storia. Con la resistenza sempre", si legge su uno striscione. "Ebrea antisionista", è scritto su un cartello. I manifestanti sventolano bandiere della Palestina e reggono cartelli con le immagini di morti, feriti e macerie a Gaza. Tra loro anche i collettivi e le organizzazioni universitarie. "Mai più genocidio" e "Free free Palestine" sono alcuni degli slogan scanditi. A breve la Brigata ebraica deporrà una corona di fiori a porta San Paolo. A dividere i gruppi un cordone di polizia.
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