(ANSA) - TRIESTE, 04 MAG - Aveva promesso che avrebbe
lasciato tutto ai suoi dipendenti e così ha fatto. Piero
Pittaro, imprenditore friulano scomparso a 89 anni il 24 marzo,
ha deciso di lasciare la maggioranza della sua azienda vinicola,
fondata all'inizio degli anni 70, ai suoi 9 fidati
collaboratori.
A prendersi cura dell'azienda saranno ora lo storico enologo
e braccio destro di una vita, il perito agrario, la contabile,
l'addetto commerciale, gli uomini di cantina e di vigneto. Una
donazione vera e propria che, all'apertura del testamento, ha
sorpreso gli interessati, tutte persone della zona di Codroipo
(Udine), che lavorano alla Vigneti Pittaro da oltre 10 anni. A
breve costituiranno una nuova società. La parola d'ordine è
continuità e valorizzazione del marchio, che resta friulano, con
85 ettari di vigneti tra proprietà e affitto nelle Grave del
Friuli, 300mila bottiglie vendute ogni anno, 100mila delle quali
di spumante e altre 200mila di vini fermi bianchi e rossi, con
una quota di export pari al 35, 40% e destinazioni privilegiate
gli Stati Uniti, Singapore e Ue.
"Quando facevamo qualche controllo nei vigneti o le prove in
cantina ci diceva, ogni tanto in lingua friulana, 'Us lassi dut
a vualtris' ('Lascio tutto a voi'), ma francamente pensavamo che
Piero scherzasse - racconta ai quotidiani Stefano Trinco,
l'enologo del gruppo che è anche presidente della Doc Friuli -
da parte nostra c'è grande emozione, oltre a un doveroso
ringraziamento. E sicuramente l'impegno e la consapevolezza di
portare avanti in prima persona l'azienda". A cominciare dal
lancio di quella che era stata una delle ultime idee del
patriarca Piero: la creazione di uno spumante Blanc de Noir,
naturalmente realizzato con il metodo classico, che è l'impronta
aziendale, da uve esclusivamente Pinot nero. (ANSA).
Imprenditore agricolo muore e lascia l'azienda ai dipendenti
Piero Pittaro ha donato la gestione dei vigneti ai collaboratori