Reintrodurre il servizio di leva obbligatorio: impossibile nel giorno dell'adunata degli alpini non affrontare un tema che, con il ritorno dei conflitti, divide le nazioni in Europa. Un confronto che, dopo decenni di pace nel vecchio Continente, si riaccende anche in Italia. Con una posizione, quella del leader leghista Matteo Salvini, favorevole all'introduzione di una leva obbligatoria universale di 6 mesi, per ragazzi e ragazze. E quella del suo collega di Governo, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per il quale una simile ipotesi mai comunque potrebbe riguardare le forze armate, "che non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola".
L'idea di Salvini è quella di un "grande progetto di educazione civica", del quale - annuncia proprio da Vicenza - la Lega ha quasi terminato la stesura da proporre in Parlamento. Insomma, Salvini non parla di reintrodurre la vecchia naja, "com'era ai miei tempi, quando quello di Udine lo mandavano a Bari, e quello di Bari a Cuneo". Quello della Lega, spiega davanti agli alpini a Vicenza, "è un progetto su base regionale, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi". Il tema della leva viene posto sempre a Vicenza anche a Crosetto. Il ministro risponde ai giornalisti, non sapendo che anche Salvini ha già parlato di questo.
E ribadisce la sua posizione: "le forze armate servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate". Il dibattito è avviato, e vede posizioni contrastanti anche negli stessi partiti del centrodestra. Se Crosetto allontana l'idea di una nuova coscrizione nell'esercito, la sua collega di Fratelli d'Italia, l'assessore veneto Elena Donazzan - famiglia di tradizione alpina - non ha dubbi: "il servizio di leva obbligatorio per i giovani va reintrodotto - dice - Va reintrodotto per educare ai doveri e non solo ai diritti. In uno scenario in cui ci sono situazioni di fragilità e di rischio per la nazione, è fondamentale educare i nostri giovani al servizio per la Patria".
Nel quadro europeo vi sono già stati cambi di linea decisi sulla leva: se la Norvegia ha annunciato che aumenterà il numero dei soldati arruolati, la Danimarca intende estendere la coscrizione alle donne e aumentare la durata del servizio, la Lettonia e la Svezia hanno recentemente ripreso il servizio militare. In una giornata di festa, davanti a mezzo milione di persone, in una sfilata che ha avuto come slogan principale negli striscioni "il sogno di pace degli alpini", la stessa Ana (Asociazione nazionale alpini) è uscita con una nota ufficiale, spiegando che in tema di servizio di leva "si auspica un ritorno non al vecchio sistema, ma ad un servizio obbligatorio per tutti i giovani di formazione al servizio della nazione. Quello militare dovrebbe essere un'opzione per chi voglia seguire un corso specifico". Il presidente del Veneto, Luca Zaia, di cui è nota la storia di obiezione, ha risposto invece così: "la leva obbligatoria? Non so in che forme si farà, se ne sta parlando. Sono personalmente a favore dell'esperienza che si può fare spendendosi a favore della propria comunità, come gli alpini ci insegnano. Lo dico da obiettore di coscienza, ho fatto assistendo disabili e anziani". Tra i contrari al ritorno del 'militare' anche Maurizio Lupi, di Noi Moderati: "la reintroduzione del servizio di leva militare obbligatorio non è e non potrà mai essere uno strumento per educare i giovani. La situazione geopolitica però ci però far riflettere su una carenza, quella di una difesa comune europea".
Tra gli alpini a Vicenza si ricordano le battaglie dei padri e dei nonni con il cappello dalla penna nera. Il presidente Sergio Mattarella - nel messaggio agli organizzatori dell'adunata - ne ha voluto sottolineare soprattutto "l'opera meritoria di rinnovo del legame tra le generazioni" e l'alto senso civico di "un servizio che il sodalizio svolge nell'ambito delle attività di volontariato all'interno del sistema di Protezione Civile Nazionale, prova dell'impegno e dell'altruismo a favore di tutta la collettività".
Numeri al rialzo per la 95/a adunata nazionale Alpini, che si concluderà in serata a Vicenza. "Un evento straordinario con quasi 100mila penne nere partecipanti alla sfilata, ed un totale di circa 500mila presenze nei tre giorni in città" ha detto il sindaco Giacomo Possamai, in un video sui social. Numeri concordanti con quelli aggiornati in queste ore dall'Ana. A favorire l'enorme affluenza nella città veneta sono state anche le favorevoli condizioni meteo, con sole e temperature ideali di fine primavera. "Vicenza ha dimostrato di sapere ospitare i grandi eventi - ha aggiunto Possamai - è stato bello aver visto i vicentini orgogliosi di aver ospitato così tante persone".
Alpini: Mattarella, meritorio rinnovo del legame tra generazioni"Rivolgo il più cordiale saluto agli Alpini e ai loro familiari riuniti in occasione della 95/A Adunata Nazionale a Vicenza. A tutti i membri dell'Associazione Nazionale Alpini giunga il più sentito apprezzamento per la meritoria opera di rinnovo del legame tra le generazioni e il plauso per il servizio che il sodalizio svolge nell'ambito delle attività di volontariato all'interno del sistema di Protezione Civile Nazionale, prova del vostro impegno e dell'altruismo a favore di tutta la collettività". E' il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, agli organizzatori dell'Adunata nazionale degli Alpini a Vicenza.
"Le penne nere, sino alle più recenti missioni internazionali, nell'ambito delle decisioni operate dal parlamento e delle pianificazioni delle competenti autorità - prosegue il Capo dello Stato - sono sempre state esempio di onore, senso del dovere e spirito di sacrificio. Il corpo degli Alpini è una specialità di punta dell'Esercito, costantemente impegnata al servizio della Repubblica. A tutti i convenuti giunga l'augurio di una ottima riuscita della manifestazione".
Meloni, la storia degli Alpini un faro per tutti noi"Nei giorni in cui celebrano la loro 95ª Adunata Nazionale, desidero inviare un pensiero di gratitudine a tutti gli Alpini. La vostra storia di sacrificio, coraggio, dedizione e amor di Patria è un faro per tutti noi. Viva gli Alpini!". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
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