(ANSA) - PALERMO, 13 MAG - La Procura di Palermo ha
depositato nuove prove a carico di Andrea Bonafede, il geometra
di Campobello di Mazara che avrebbe prestato l'identità a
Matteo Messina Denaro e che ora è sotto processo per
associazione mafiosa. Il gup, che oggi avrebbe dovuto emettere
la sentenza, si è riservato sull'ammissione delle acquisizioni
dei pm e ha rinviato al 20 maggio per il verdetto.
Dagli elementi raccolti dai magistrati - l'accusa è sostenuta
dal pm Piero Padova - è venuto fuori che Bonafede era a
disposizione del capomafia da ben prima del suo arresto,
avvenuto a gennaio del 2023.
La Procura, indagando su un altro prestanome del capomafia,
l'architetto Massimo Gentile, che avrebbe ceduto la propria
identità al boss per comprare un'auto nel 2014, ha scoperto che
il veicolo, nel 2017, venne intestato alla madre di Bonafede,
segno che tra il geometra e il padrino c'erano rapporti già
allora. Ma non solo: la prima casa di Campobello di Mazara in
cui Messina Denaro ha vissuto venne affittata a nome di Andrea
Bonafede nel 2007. L'ex convivente dell'imputato ha detto agli
inquirenti che il geometra non ha mai abitato nell'appartamento
avendo convissuto con lei, nonostante pagasse il canone:
circostanza che, secondo gli investigatori, prova che
nell'immobile in realtà vivesse il boss che era stato visto nei
pressi della casa da testimoni 5 anni prima della cattura.
(ANSA).
Nuove prove contro alias di Messina Denaro, rinviato verdetto
Nel processo ad Andrea Bonafede, prestò identità al capomafia