(ANSA) - TORINO, 13 MAG - Alcuni studenti a Torino hanno
occupato la sede di Fisica dell'Università in segno di protesta
per quella che viene definita Intifada studentesca in
solidarietà al popolo palestinese. Le lezioni proseguono
regolarmente.
Sono stati appesi sulla facciata dell'edificio gli striscioni
"Intifada studentesca, Fisica occupata, Palestina libera" e "All
eyes on Rafah", entrambi con disegnata la bandiera palestinese.
"Considerato il momento storico in cui viviamo - spiega al
megafono fuori dall'ingresso una studentessa per spiegare le
ragioni dell'occupazione - è nata spontaneamente da un gruppo di
studenti di Fisica di Torino la necessità di intraprendere un
percorso di riflessione e lotta sul ruolo e sulle responsabilità
della scienza all'interno delle dinamiche coloniali e belliche.
Come comunità scientifica sentiamo il bisogno di interrogarci su
questi temi e prendere una posizione forte sulla complicità del
mondo accademico nel genocidio palestinese. Dopo 76 anni di
occupazione, dopo le ricolte del 7 ottobre Israele ha giustifica
il percorso di pulizia etnica ai danni del popolo palestinese.
Dal 7 ottobre sono morti più di 34.000 palestinesi, di cui circa
15.000 bambini, senza contare tutte le persone disperse e
ferite. Quello a cui stiamo assistendo è un vero e proprio
genocidio e il silenzio delle istituzioni e del mondo accademico
è assordante e complice".
"Nel 2023 - afferma - l'Italia ha venduto armi a Israele per
un valore di 13,7 milioni di euro. Queste morti sono sulla
nostra coscienza. In quanto studenti di Fisica è essenziale una
nostra presa di coscienza sul ruolo della scienza nell'industria
bellica. La stessa scienza che studiamo non è asettica e non può
più essere apolitica. Senza di noi alcune atrocità non si
potrebbero compiere". (ANSA).
Studenti pro Palestina occupano dipartimento di Fisica a Torino
"La scienza non è asettica e non può essere apolitica"