(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Una persona "ingestibile" per la
quale più volte si era pensato a "mettergli un amministratore di
sostegno". Questo il ritratto che Roberto Spinelli fa del padre
Aldo davanti al giudice per le indagini preliminari che sta
indagando sull'inchiesta Genova. "Dopo la scomparsa di mia madre
era impossibile gestirlo. Era una situazione in cui più volte
abbiamo pensato di mettergli l'amministratore di sostegno", le
sue parole rilanciate da alcuni quotidiani. Sui rapporti col
governatore Toti, "mio padre non riusciva a capire che non si
poteva fare", e comunque era "Toti che lo chiamava" quando
c'erano "situazioni elettorali o delle cene". "Toti ci faceva le
sceneggiate per chiedere i finanziamenti", racconta Spinelli jr
al giudice parlando di una situazione da "far west", con il
padre che continuava a disattendere i suoi consigli. Al giudice,
Roberto Spinelli racconta anche i rapporti tra il padre e il
presidente dell'Autorità portuale Paolo Signorini. "Lui ha
trovato in questo Signorini un supporto - racconta -. Non c'era
più mia madre, mio padre ha la quinta elementare ed è un uomo di
84 anni, ma Signorini è una persona laureata, scolarizzata,
nella sua vita penso volesse fare il funzionario pubblico e poi
è andato in Iren, uno di questo livello può fare queste cose?".
Per quanto riguarda i bonifici ai partiti "io ho intimato a mio
padre di non far più finanziamenti a soci da anni. Io non ho mai
dato finanziamenti illeciti in cambio di favori". (ANSA).
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