Cronaca

Fiume Muson rompe gli argini: case e campagne allagate nel Padovano

Trovato il corpo del disperso a Cantù. Disagi anche in Friuli

Redazione Ansa

     Una bomba d'acqua in Veneto come non accadeva da 300 anni impone la presa d'atto che il clima sta cambiando "e i modelli matematici e gli algoritmi per gestire l'idraulica devono essere adeguati costantemente". Ne è convinto il presidente del Veneto Luca Zaia che torna a ribadire che l'Italia dovrebbe adottare un piano Marshall a tutela del dissesto idrogeologico: "è inutile andare avanti a pagare danni, meglio andare avanti pagando opere".

 

Lavori essenziali, come i bacini di laminazione che hanno salvato Vicenza dall'allagamento, e interventi immediati per tamponare le esondazioni nelle campagne, come quello di stanotte per 'riparare' l'argine ceduto del Muson dei Sassi. "Il peggio è passato" dice Zaia, ricordando che non ci sono feriti e che le persone fatte evacuare sono tornate in gran parte a casa, ma i 42 millimetri di pioggia caduti ad Asolo in sola mezz'ora o gli 80 precipitati a Castelfranco sono, per il governatore, un segnale d'allarme che non deve essere trascurato. E le opere fatte, sottolinea, hanno dato i loro frutti in una regione che ha 10mila chilometri di argini e che nel 2010 ebbe 32 sfondamenti contro la decina di oggi grazie ai 2.500 cantieri realizzati. Ma non è solo il Veneto a fare una prima conta dei danni

Video Maltempo in Veneto, rompe gli argini il fiume Muson: abitazioni isolate

 

Mille gli interventi urgenti e un un morto a Cantù sono registrati in Lombardia, il cui presidente, Attilio Fontana, promette che nello spazio di un anno tutte le protezioni che sono state previste, in particolare le vasche di laminazione, "saranno efficaci, per cui si dovrebbe allontanare definitivamente il rischio che si ripetano episodi tipo questi ultimi". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala chiarisce in queste ore che con il governatore Fontana non vi è "nessuna polemica" relativa alla gestione dei danni del maltempo che ha colpito la città: "lavoriamo insieme e credo che la settimana prossima ci vedremo" per affrontare, tra l'altro, la realizzazione delle vasche per contenere le piene dei fiumi Lambro e Seveso. "Adesso la situazione è sotto controllo, la vasca di Bresso ha lavorato bene - continua - ma è chiaro a tutti che di fronte a queste bombe d'acqua, a cui dobbiamo abituarci, anche la vasca di Bresso non sarà sufficiente". Piogge abbondanti, anche temporalesche, e raffiche di vento da sostenuto a forte da sud o sudovest pure in Friuli Venezia Giulia.

Nel corso della serata di ieri sono stati segnalati allagamenti nei comuni di San Vito al Tagliamento, Cordovado, Chions, Sesto al Reghena, Zoppola, Camino al Tagliamento, Casarsa della Delizia, Morsano al Tagliamento, Azzano Decimo, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone. Rimangono chiusi i guadi di Rauscedo in comune di Vivaro e di Murlis in comune di Zoppola, oltre che i guadi secondari nel comune di Cordenons. Bloccata anche la strada del Tul in comune di Clauzetto per tutta la durata dell'allerta. Sempre in serata sono stati superati i livelli di guardia agli idrometri di riferimento di Madrisio sul Tagliamento e di San Cassiano sul fiume Livenza. I livelli sono in aumento ed è stato aperto il servizio di piena per il Tagliamento e il Livenza.

 



   

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