(ANSA) - ROMA, 24 MAG - "Registrando ogni versamento, non
solo da parte del Comitato Toti ricevente, ma anche della
impresa o del soggetto donatore, appare chiaro che il donatore
stesso non considera in alcun modo la sua dazione di denaro come
merce di scambio o pagamento di un interesse illecito, attività
che anche egli stesso con la pubblicità del versamento si
incaricherebbe di denunciare". Così Giovanni Toti, il
governatore ligure agli arresti domiciliari per corruzione e
falso, scrive nella sua memoria di 17 pagine consegnata ieri al
termine dell'interrogatorio reso ai due pubblici ministeri
titolari delle indagini, Luca Monteverde e Federico Manotti che
l'hanno sentito assieme al procuratore aggiunto Vittorio Ranieri
Miniati. Il capitolo in questione è quello intitolato
'Contestualità del pagamento'.
"Il fatto di sostenere la nostra attività politica - scrive
Toti - non viene ritenuta da nessun imprenditore, neppure dallo
stesso Spinelli, cosi come da altri (Amico, l'imprenditore che
si occupa di manutenzione, riparazione e refit di superyacht,
ndr), motivo ostativo per impedire che esso, in occasione di
contatti personali e telefonici, possa utilizzare quel momento
per sottolineare o informare il governatore o un suo
collaboratore di un problema, un progetto o una esigenza della
sua attività, senza tuttavia un rapporto causa - effetto della
sua donazione, come dimostra il fatto che lo stesso soggetto ha
effettuato più donazioni in momenti e tempi diversi. Si
aggiunga, infine, e lo si è già visto che la disponibilità verso
il mondo imprenditoriale e dei privati, in generale, è sempre
stata data a prescindere anche dalla sola prospettiva di
ottenere un contributo: l'ascolto e l'appoggio erano indistinti
e funzionali a creare un beneficio di prospettiva per
l'interesse pubblico".
Nella stessa memoria, Toti spiega poi che ha avuto "occasione
di incontrare i fratelli Testa al massimo due volte". "Il loro
interesse - aggiunge - era rivolto all' attenzione possibile per
una comunità, quella Riesina, spesso soggetta a tutte le
difficoltà legate ad immigrazione e integrazione in regioni
diverse. Certamente ho dato mandato ai miei collaboratori di
dare loro attenzione nei termini di legge. Ma mai di offrire
utilità in cambio di voti". (ANSA).
Toti, 'donatori non consideravano dazione merce di scambio'
Consegnata ai magistrati la memoria di 17 pagine